“MARTINO CASSANO, PIONIERE DELLA STAMPA BARESE”: UN EBOOK ESCLUSIVO LO CELEBRA Cinema 24 Maggio 2015 ROMOLO RICAPITO Presentato presso la Galleria Formaquattro in via Argiro 73 a Bari un ebook dal titolo Martino Cassano Pioniere della Stampa Barese a cura di Luigi Bramato e delle sue edizioni (Lb Edizioni“). L’incontro ha voluto fare in modo di riscoprire la figura di un giornalista (1861-1927) ormai dimenticato da molti, o dalla maggior parte della cittadinanza, ma fondamentale per la cultura barese e sul quale ci sarebbe molto da discutere o da approfondire . Sarebbe comunque opportuno rispettare gli orari fissati: dalle 19.00 (ora prevista) si è iniziato il meeting alle 19.50: ciò nell’interesse di tutti, anche di chi si è predisposto favorevolmente all’invito organizzandosi apposta per l’occasione, ma con un budget di tempo ben preciso a disposizione, al fine di ottemperare anche altre urgenze. Detto ciò, un responsabile della Galleria d’Arte ha introdotto velocemente la serata, ricordando la mostra della pittrice barese Marina Leo all’interno delle sale . A tal proposito, merita una citazione un quadro dell’artista, affisso nella stanza della conferenza, una pittura ad olio su tela che mostra una coppia stilizzata: l’uomo, rappresentato come figura portante, ritratto in piedi, come un’ombra blu scuro, regge la sua compagna, concepita in rosso, dalle forme morbide e ripiegata sulla prima figura. Le curve della donna sono suggerite , ma anche accentuate, da sbalzi di colore rosso. Ella siede su una pedana gialla, mentre lo sfondo dell’intero quadro è celeste. Le edizioni Bramato- entrando nell’argomento principale – recuperano contenuti importanti sepolti nelle nostre biblioteche, ma che costituiscono ancora elementi di viva attualità. La figura di Martino Cassano è centrale perché rappresenta il come e il quando si è costruito un vero e proprio percorso giornalistico in Puglia, atto a precorrere i tempi e a essere a sua volta preso ad esempio. Hanno coadiuvato l’evento Felice Giovine, storico e Francesco Quarto della Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti di Bari, con la presentazione del sociologo Leo Palmisano. Quest’ultimo ha chiarito che la Luigi Bramato Edizioni è la più giovane casa editrice barese, ma già rappresenta un’eccellenza della cultura. Lo stesso Bramato ha spiegato di aver pensato a pubblicare un libro su Martino Cassano soltanto un anno fa, suggestionato da una targa avvistata presso la sede della Gazzetta del Mezzogiorno di via Scipione l’Africano. Nell’iscrizione, Cassano veniva ricordato come un pioniere della stampa barese. Da qui delle ricerche presso la Biblioteca Nazionale, principalmente, dalla quale è stato ricavato un certo materiale assemblato nell’ebook, che ha un prezzo di 2 euro e 99. Altre ricerche su internet si sono rivelate poco fruttuose, perché su Martino Cassano il web è scarno di notizie. Ad ogni modo Cassano fondò il Corriere delle Puglie, primo giornale moderno pugliese, al di fuori da specifici interessi politici. La “missione” di rivelare al prossimo le ricchezze del territorio fu interesse precipuo del giornalista . Ma si tratta “di un illustre cittadino di Bari purtroppo dimenticato”- ha “polemizzato” Bramato- a differenza di altri come Raffaele Gorjux (fondatore della Gazzetta del Mezzogiorno). A Martino Cassano è stata dedicata soltanto, a tutt’oggi, una strada secondaria del quartiere Picone. Questa “Damnatio Memoriae“, sempre secondo Luigi Bramato, è una lacuna pesantissima. Il sociologo Leo Palmisano ha stigmatizzato coloro i quali hanno utilizzato le scoperte di Cassano appropriandosi ingloriosamente degli insegnamenti e dei meriti di un vero e proprio disinteressato pioniere, Lo storico Felice Iovine ha equiparato Bari a un vero e proprio “paesone,”oggi come ieri . Non a caso, per sfuggire a questa realtà provinciale, il decano del giornalismo scappò ventenne a Roma, per poi ritornare nella sua città una volta sprovincializzatosi e dopo aver acquisito conoscenze meno ristrette e con riferimenti più al contesto nazionale, o estero. A quell’epoca i giornali locali della Puglia erano gestiti da avvocati. E stato ricordato Il Machiavelli, di Capaldi-Caracciolo. “Cassano voleva servire Bari senza servirsene” (Iovine). Bramato ha ribadito il suo ringraziamento a Felice Iovine e una “censura” a quell’editore che tempo fa, alla proposta di pubblicare l’attuale libro su Martino Cassano, gli replicò che …l’avrebbe pubblicato sicuramente se avesse trattato invece del… calciatore Antonio Cassano. Da qui la decisione di Bramato di editarlo in proprio. Sempre L. Bramato ha ricordato di avere svolto l’attività di giornalista per 10 anni, interrotta per non avere ottemperato ad alcune procedure burocratiche imposte dall’Ordine. Ha dunque riconosciuto da subito in Martino Cassano un maestro di stile, così come un altro decano: Indro Montanelli. Ancora, il giovane editore ha polemizzato sull’assenza in sala di rappresentanti dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia (invitati) o di quelli della Gazzetta del Mezzogiorno. Martino Cassano basava la sua opera su una concezione di giornalismo alto, fondata su attendibilità e correttezza. Lavoratore imperterrito, percorreva in lungo e in largo la città di Bari a piedi, con la compagnia dei suoi giovani cronisti. L’allegra combriccola si accorgeva dei dissesti e delle storture del territorio, segnalandoli immediatamente al Sindaco, il quale provvedeva a colmare le lacune segnalate dalla stampa con interventi veloci e accurati. Politicamente Cassano fu un liberale e conservatore, ma alla morte di Andrea Costa, deputato socialista, lo commemorò. Il suo amore per operai e tipografi divenne proverbiale: li aiutava anche economicamente, con un’attenzione particolare alle storie familiari. Francesco Quarto ha letto una sua relazione sull’argomento, citando l’illustratore di Martino Cassano, Frate Menotti, anche caricaturista, le cui vignette appaiono nel libro edito da Bramato. Egli ha raccolto le “opere” di Menotti Bianchi (Frate Menotti è ovviamente uno pseudonimo) attingendole presso la Biblioteca Nazionale di Bari, da riordinare e datare però più avanti nel tempo. Frate Menotti possedeva una cospicua raccolta libraria composta di ben 350 unità bibliografiche e inoltre da tante testate giornalistiche italiane, francesi, tedesche e inglesi. Altro esempio della baresità fine Ottocento-inizio Novecento fu lo scrittore, giornalista e animatore culturale Armando Perotti. Erano molti gli illustratori in una città, Bari, che all’epoca aveva soli 70 mila abitanti. Sono state mostrate diapositive di reclames pubblicitarie del 1901 di stile liberty che celebravano i nuovi prodotti commerciali assieme al nuovo secolo. L’incontro è continuato con appunti e polemiche ;Leo Palmisano ha detto che la nostra stampa ha smarrito le competenze, ma soprattutto il coraggio di competere a livello nazionale sulle inchieste riguardanti le gesta criminali. Bari è seconda dopo Napoli per gli omicidi volontari (stima recentissima). E ancora: “Non si racconta la “fotografia” della città com’è attualmente e veramente, per consegnare tale testimonianza ai posteri “. Palmisano ha difeso il recente corteo storico della Festa di San Nicola ideato dal cineasta Sergio Rubini, mentre Luigi Bramato ha invitato il pubblico presente a pubblicizzare un ampliamento della ricerca su Martino Cassano: ciò potrà vedere la luce in un nuovo ebook.