RAFFAELE SOLLECITO OSPITE DI ELEONORA DANIELE A “STORIE VERE”, RAI UNO Attualità Cronaca Libri 20 Ottobre 20153 Marzo 2016 “Un Passo fuori dalla Notte” L’ingegnere informatico, che ha appena pubblicato il libro “Un Passo fuori dalla Notte”, ha detto che il carcere non redime, ma crea nuova criminalità di ROMOLO RICAPITO “Libero di riappropriarmi della mia vita ma non del pregiudizio“: Raffaele Sollecito ospite di Eleonora Daniele a Storie Vere su RAI Uno . “Tre le categorie di persone: chi mi conforta, i diffidenti che mi guardano schivi e la gente entusiasta di trovare un personaggio per strada e che mi chiede un selfie, ma io rispondo di no, non sono un personaggio dello spettacolo”. Eleonora Daniele ha chiesto a Sollecito se c’è chi subisce il fascino del male. Sollecito non ha capito la domanda e la Daniele ha dovuto riproporgliela. “La gente reagisce in certi modi perché attratta da un personaggio costruito da altri, essa vive i problemi del nostro paese e tenta di trovare sfogo alle difficoltà cercando delle vie di fuga e costruendo dei “rappresentanti del male”: cosa dannosa, con queste cose si distruggono famiglie”. No alla cronaca trattata come i rotocalchi delle star.” Sollecito non si è detto contrario al diritto di cronaca, “ma non occorre entrare nella vita personale”. Il giovane, facendo riferimento anche al suo libro, parla di descrizioni da parte della stampa sulle acconciature e gli sguardi di Amanda Knox e non a quanto di processuale avvenuto in aula sul delitto di Meredith Kercher. “Ciò costruisce un mostro, un personaggio, la rappresentazione del male”. “La mia vicenda mi ha tolto i miei 20 anni”, ha detto ancora Raffaele Sollecito. “Il carcere mi ha fatto vedere un mondo che nessuno conosce: ma a nessuno interessa l’interno delle prigioni. Ho vissuto anni tragici: le carceri italiane non hanno utilità, né scopo. Si parla di riabilitazione: ma non viene espletata in nessuna maniera. Mi sono reso conto che il carcere è uno specchio della nostra società: è di fatto una scuola di reclutamento per i criminali.”