L’Europa si ribella perché non vuole i profughi…… La Polonia ha detto NO Attualità Europa 12 Novembre 201524 Novembre 2015 Mentre Junker invitava i Paesi dell’Unione Europea ad accogliere i profughi, i polacchi votavano contro: ma non è l’unico caso. Perchè? di Clelia Conte BEATA SZYDILLO, 52 anni, premier polacca IL trionfo di Beata Szydlo, nuova premier candidatasi col partito Diritto e Giustizia (dichiaratamente contro l’Europa), ha suscitato non poche preoccupazioni alla politica europea: la nuova presidente ha dichiarato apertamente che i migranti non sono altro che un problema e minacciano la sicurezza del Paese. Il Presidente della Commissione Europea Jan-Claude Junker, intanto aveva chiesto ai Paesi europei di accogliere i profughi, sostenendo spese eccezionali e concedendo la “flessibilità di bilancio”. Ma perchè spendere per i profughi e non per i cittadini in gravi difficoltà economiche? Questo discorso è stato rilevato da molti esponenti politici e anche da svariati cittadini come ad esempio il segretario della Lega Nord che ha riscontrato il “menefreghismo” riguardo alla povertà dei cittadini Italiani . Il timore delle autorità europee, sta nel fatto che questo “No” agli immigrati possa divenire un NO all’Europa, specie da parte della Polonia che potrebbe trainare altri Paesi membri nei quali si stanno diffondendo forze politiche contrarie all’Europa unita. in Gran Bretagna ci sarà addirittura un referendum sul restare o meno in Europa. Tutto ciò risulta da un malcontento ed una sfiducia nelle istituzioni europee e spetterà ai suoi esponenti ed alle loro prudenti decisioni di conquistarsi nuovamente i consensi e la fiducia della cittadinanza europea. Purtroppo le cause sono: la crisi economica e il disagio creato dall’immigrazione clandestina. Chi entra nei Paesi europei con un regolare contratto di lavoro o un visto di ingresso, sono un valore aggiunto all’economia e si integrano più facilmente. Coloro che arrivano dall’Asia e dall’Africa, rischiano la vita sui barconi che arrivano nelle nostre coste (Grecia e Italia) e poi quelli che approdano si sparpagliano in altri Paesi europei con conseguenze disagevoli. Bisogna essere preparati ad accoglierli! Molti di loro sono delinquenti sfuggiti alle loro nazioni e che si riorganizzano per rapine scippi spaccio di droghe, stupri e furti nelle case. Tanti immigrati, la maggior parte, sfuggono alle guerre ed alla miseria ma, non trovando lavoro sono allo sbaraglio e di conseguenza entrano a far parte di bande criminali. I più “buoni” chiedono l’elemosina importunando anche la gente, sostano nelle stazioni e sulle panchine creando degrado e sporcizia nelle città, soprattutto in alcuni quartieri. La paura dei cittadini Europei dei crimini e delle aggressioni da parte degli immigrati infiltrati, senza identità Il fatto che non ci siano frontiere tra gli Stati europei (accordi di Schengen, 1995), crea agevolazioni agli infiltrati clandestini. Per quanto riguarda i profughi, la Commissione Europea ha stabilito che devono essere distribuiti fra i vari Paesi dell’Unione e la convenzione di Ginevra, dice che hanno diritto ad essere protetti. La Polonia, la Danimarca, la Repubblica Ceca e la Slovacchia non vogliono profughi: hanno paura anche perché si infiltrano i clandestini di paesi non in guerra. Si crea così una situazione incontrollabile e quindi è comprensibile il timore di questi Paesi. Se continuano ad entrare in migliaia sicuramente L’Europa andrà incontro ad una situazione gravissima: si rischierà di dover accogliere entro tre anni tredici miloni di persone con ripercussioni socialmente tragiche. La politica europea deve provvedere subito ad arginare il problema dell’immigrazione di massa altrimenti rischia davvero che molte Nazioni vogliano congedarsi dall’Unione Europea.