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PRESENTATO PRESSO LA LIBRERIA QUINTILIANO TESTO RITROVATO (E RIEDITATO) di ERNESTO CAPOCCI DI BELMONTE “QUANDO LA PRIMA DONNA SBARCO’ SULLA LUNA”….

di ROMOLO RICAPITO
 
Ernesto_Capocci Presentato presso la libreria Quintiliano a Bari il volume di Ernesto CapocciViaggio alla Luna. Anno 2057: la prima donna nello spazio“,edito da Lb Edizioni.
Trattasi di un libro dato per disperso e ritrovato presso la Biblioteca Nazionale di Bari che ne conserva l’unica copia esistente al mondo.
L’editore Luigi Bramato ha parlato della sua nuova, piccola casa editrice che ha la caratteristica di pubblicare libri già editi, ma rari e da valorizzare,  spesso rimasti sepolti per decenni (o secoli ) all’interno delle biblioteche.
Francesco Quarto della Biblioteca Nazionale di Bari ha parlato del testo di Capocci come  risalente al 1857 e del fatto che esso sia stato dato per disperso in precedenza dalla  Enciclopedia Treccani, la cui compilazione però risaliva agli anni Sessanta- Settanta.
Il dottor Quarto ha curato la nuova edizione e anche l’  impaginazione dell’opera che presenta una novità rispetto ai racconti “classici” di fantascienza dell’Ottocento : la protagonista del racconto fantastico e fantascientifico è una donna.
La richiesta di riprodurre il testo è arrivata  a sorpresa dall’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, che ne ha scoperto l’esistenza attraverso il catalogo on line che viene quotidianamente aggiornato dai catalogatori preposti all’opera .
Prima di questa moderna ricerca storiografica era difficile definire la reperibilità di un testo : l’innovazione tecnologica come la digitalizzazione è dunque indispensabile per ricercatori, studiosi  o semplici lettori incuriositi  da nuovi argomenti .
La copia del racconto scritto da Ernesto Capocci risulta essere in ottimo stato di conservazione,   a differenza di altri testi, andati distrutti per le condizioni climatiche di certe biblioteche, archivi o antichi conventi, dove i libri venivano spesse volte  conservati in sottoscala o piani-cantina.
In “Viaggio alla Luna.2057: la prima donna nello spazio” la protagonista scrive a un’altra donna.
Trattasi dunque di un epistolario, moderno in certe sfumature, che vanno accompagnandosi a necessarie parti tecniche.
Il vissuto femminile si compenetra in questa favola fantascientifica, anticipatoria dello sbarco sulla Luna,che avvenne oltre un secolo più tardi, ossia nel 1969.
Esistono però dei personaggi maschili nella storia : quelli cioè facenti parte dell’equipaggio della spedizione spaziale, mentre la protagonista è affiancata da un compagno, risvolto anche questo molto attuale.
All’interno della narrazione è presente una citazione della Murge pugliesi, alle quali il territorio della Luna è paragonato, mentre i licheni che allignerebbero sulla superficie del satellite sono una descrizione campata in aria e priva di scientificità: questi organismi non sopravviverebbero nello spazio. Ma trattasi di licenze poetiche dell’autore, dall’animo raffinato e romantico.
Ancora, nel testo è menzionato un paracadute, ma anche un cannone (oggetto anacronistico nel contesto ) mentreCapocci di Capodimonte  immagina con preveggenza una compagnia di viaggi interstellari in attività già da tempo.
L’editore Luigi Bramato ha parlato di un riscontro positivo facente seguito a questa sua nuova pubblicazione, sia  a livello di pubblico che di addetti ai  lavori, mentre l‘ebook è un supporto eccezionale, oltre che oramai essenziale, per la diffusione della cultura, essendo un mezzo che viaggia a incredibile velocità , ma  a  costo ridottissimo.
Ad ogni modo il volume di Ernesto  Capocci viene distribuito nelle librerie storiche come Quintiliano .
Panorama, il celebre newsmagazine, ha parlato di questa pubblicazione all’interno di un’intervista a Luigi Bramato, in rappresentanza delle piccole edizioni pugliesi . Al giovane editore è stato chiesto inoltre di citare un testo tra i 6 finora pubblicati dalla novella casa editrice.
La scelta è caduta  proprio sul Viaggio alla Luna, probabilmente    perché trattasi di novità in tutti i sensi, essendo una riscoperta di straordinario valore culturale e storiografico .
Le biblioteche storiche possono occasionalmente concedere a privati  l’eventuale  possibilità di pubblicazione di rarità- è stato detto anche nel corso  dell’incontro- mentre Francesco Quarto ha rimarcato come le nostre biblioteche al Sud Italia sono tra  le più fornite di testi  a livello nazionale, oltre che internazionale

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