Parigi: Per la salute della Terra, COP 21 l’Organizzazione Mondiale per l’Ambiente Attualità Europa 30 Novembre 20151 Dicembre 2015 Si dovranno ridurre le emissioni di Co2: se non si correrà ai ripari, i danni fra meno di un secolo saranno catastrofici. di Clelia Conte Dopo il protocollo di Kyoto, trattato internazionale sull’ambiente riguardante il riscaldamento del pianeta, redatto l’11 dicembre 1997 e attuato nel 2005 da 175 Paesi, ecco oggi la cerimonia inaugurale della COP 21 di Parigi (Organizzazione Mondiale per l’Ambiente), con 25 mila delegati di 190 Paesi, 147 capi di Stato e di governo per una trattativa di due settimane. E’ un appuntamento di grande rilevanza e attesissimo dagli ambientalisti, ai fini di rallentare drasticamente i cambiamenti climatici e di conseguenza il surriscaldamento del Pianeta. Per correre ai ripari, si dovranno ridurre di molto a livello mondiale le emissioni di CO2 infiltratesi nell’atmosfera, dando fine a tutti i gas che hanno causato l’effetto serra. Si dovrà costruire un’Organizzazione Mondiale per l’Ambiente indipendente e con poteri effettivi diretta da un’Alta Autorità che abbia delle risorse finanziarie create da una Carbon Tax Mondiale. Queste risorse dovrebbero essere spese per le emergenze ambientali dei Paesi in via di sviluppo per applicare nuove tecnologie non inquinanti e dei Paesi sviluppati per renderli più avanzati ai fini degli scopi prefissi. Se non si corrererà ai ripari L’Italia nel 2100 sarà così Crea ottimismo il fatto che per la prima volta i grandi Paesi inquinatori come Cina, India e Stati Uniti, vadano a un vertice internazionale pronti ad assumersi impegni e responsabilità per ridurre le emissioni che alterano il clima. L’obiettivo prefisso da scienziati e politici è quello limitare entro i 2 gradi centigradi l’innalzamento della temperatura terrestre. Anche se venissero centrati tutti gli obiettivi, gli impegni presi da 175 Paesi, non permetterebbero di scendere sotto un incremento di 2,7 gradi. Senza interventi, l’innalzamento invece sarebbe di 4,3 gradi. Di conseguenza si andrebbe verso eventi catastrofici come la scomparsa di interi arcipelaghi con l’innalzamento del livello dei mari derivanti dallo scioglimento dei ghiacciai. L’Organizzazione Mondiale per l’Ambiente (OMA) sarebbe la prima delle Comunità Mondiali e, come la CECA, dovrebbe essere affiancata da un’Assemblea Parlamentare che potrebbe costituire l’embrione del primo Parlamento Mondiale.