Massoneria: Edificatori dell’occulto Cultura Storia 17 Dicembre 201517 Dicembre 2015 di Cosimo Imbimbo Parliamo di Massoneria, narriamo di un mondo complesso e dalle variegate sfumature nobili ed ambigue allo stesso tempo. La Massoneria è una “disciplina esoterica”, nel senso che alcuni aspetti della sua attività interna non sono di dominio pubblico, ma coperti da riservatezza o assolutamente segreti. I membri della Massoneria (i Massoni) sono chiamati anche frammassoni, forma italianizzata del francese franc-maçon (freemason in lingua inglese), cioè «libero muratore». Il nome deriva dalla pretesa discendenza della Massoneria dall’associazione di operai e muratori che si rifà alla leggenda di Hiram, architetto del Tempio di Salomone. Pare infatti che, nella sua veste operativa, la Massoneria sia nata come associazione di mutuo soccorso e perfezionamento morale tra artigiani muratori, mentre in seguito adottò l’attuale veste speculativa, trasformandosi in una confraternita di tipo iniziatico caratterizzata dal segreto rituale, con un’organizzazione mondiale. I suoi affiliati condividono gli stessi ideali di natura sia morale sia metafisica e la comune credenza in un Essere supremo, chiamato Grande Architetto dell’Universo. The Queen of Sheba before the temple of Solomon in Jerusalem*oil on panel*58.4 x 102.9 cm*inscribed on the column l.: IACHIN*inscribed on the column r.: BOOZ*signed b.l.: 57 6/5 and indistinctly …y 1657 Secondo la tradizione massonica, le origini della massoneria risalgono alla costruzione del tempio di Salomone (che ebbe luogo circa 1000 anni prima della venuta di Cristo) in cui ebbe un ruolo importante Hiram (o Huram), che il re di Tiro mandò al re Salomone dietro richiesta di quest’ultimo per aiutarlo nei lavori della casa di Dio, secondo che è scritto: “Poi Salomone mandò a dire a Huram re di Tiro:-‘Fa’ con me come facesti con Davide mio padre, al quale mandasti de’ cedri per edificarsi una casa di abitazione. Ecco, io sto per edificare una casa per il nome dell’Eterno, dell’Iddio mio, per consacrargliela, per bruciare dinanzi a lui il profumo fragrante, per esporvi permanentemente i pani della presentazione, e per offrirvi gli olocausti del mattino e della sera, dei sabati, dei novilunî, e delle feste dell’Eterno, dell’ Iddio nostro. Questa è una legge perpetua per Israele. La casa ch’io sto per edificare sarà grande, perché l’Iddio nostro è grande sopra tutti gli dèi-. Tuttavia, se si vuole comprendere esattamente che cos’è la massoneria, la questione delle origini non può non essere affrontata. La risposta “esoterica” al bisogno di risolvere le contraddizioni della società pluralista nascente si rivela nel modo più caratteristico nella nascita della leggenda dei Rosacroce, secondo cui il “nucleo segreto” che sta dietro alle diverse religioni – e le unifica – sarebbe stato noto fin dal Medioevo a una confraternita di iniziati. Tra i numerosi luoghi dove molti che si appassionano alla leggenda nel Seicento cercano i Rosacroce ci sono anche – specie in Inghilterra e in Scozia – le antiche corporazioni di arti e mestieri, che stanno perdendo la loro importanza economica ma conservano un ricco corpus di simboli e di leggende. La corporazione dei liberi muratori – freemasons in inglese; franc maçons in francese; da cui poi gli italiani frammassoni e massoni –, che comprende i lavoratori della costruzione dai muratori agli architetti, ha un leggendario rigoglioso ispirato a costruzioni famose dell’antichità, dall’arca di Noè al tempio di Salomone. Non potrebbero trovarsi in questa corporazione – si chiede qualcuno – i segreti dei Rosacroce? Nobili e borghesi appassionati di esoterismo e di misteri rosacrociani si fanno così ricevere, pagando il dovuto, nelle “logge” (ma questa espressione è tardiva) della corporazione dei “liberi muratori”, pur non essendo né architetti né muratori. Il fenomeno – che secondo studi recenti di David Stevenson sarebbe iniziato in Scozia negli ultimi anni del Cinquecento – alla fine del Seicento è così diffuso che ormai in Gran Bretagna non è più sufficiente parlare di freemasons o masons: occorre specificare se si tratta di massoni “operativi” (cioè lavoratori della vecchia corporazione) oppure “accettati” (cioè esoteristi che sono entrati nelle logge alla ricerca di segreti rosacrociani, ovvero curiosi che si fanno “accettare” per ragioni sociali o passione antiquaria per le tradizioni corporative). In questo contesto si colloca anche il fenomeno della accettazione, ossia dell’ammissione nella corporazione di elementi estranei all’arte della costruzione, soprattutto sacerdoti e scrivani, ma anche medici, in quanto utili alla comunità degli associati per l’espletamento di indispensabili funzioni; dall’ammissione di Massoni “accettati” potrebbe essere derivato l’ingresso nel simbolismo muratorio di tematiche non direttamente legate al mestiere, ma appartenenti alla cultura ermetico-alchemica e cabalistica dilagata nell’Europa occidentale tra il XV e il XVII secolo. iniziazione-grado-maestro All’inizio del XVIII secolo, almeno nel sud dell’Inghilterra, all’interno delle Logge gli elementi accettati (Massoni speculativi o di teoria) prevalevano ormai largamente su quelli operativi, assecondando una tendenziale crisi generale dell’ordinamento corporativo, poiché le originarie ragion d’essere delle confraternite di mestiere (compresa quella dei liberi muratori) venivano gradualmente meno. La massoneria, dunque, nata con intenti più che nobili, con il tempo si trasformò in cose molto diverse, soprattutto a causa dei suoi molti rivoli, fino a trasformarsi in alcuni casi in società segrete use a proteggere esclusivamente i membri della propria confraternita. In genere gli storici distinguono le organizzazioni corporative più antiche da quelle più moderne nate alla fine del XVII secolo, in quanto non esiste un nesso di continuità tra le corporazioni di artigiani medievali e quelle speculative nate successivamente. Dal primo ‘800 all’epoca contemporanea le organizzazioni massoniche conservano perlopiù obiettivi politici, culturali, spirituali ed economico-finanziari.