SANREMO FESTIVAL- penultima serata: il pasticcio delle giurie ha portato solo fiele all’esibizione della povera Miele! Attualità Comuni Cultura Europa Eventi e Tradizioni Musica 13 Febbraio 2016 di Romolo Ricapito Erman Meta Con la serata del venerdì è ricominciata la gara al Festival di Sanremo dopo il “fermo biologico” della giornata delle cover, vinta dagli Stadio. Tra i giovani, si è contraddistinto nel look Ermal Meta per essersi dipinto la faccia come un capo Sioux con i colori dell’arcobaleno, scelta politica per appoggiare le unioni civili e il ddl Cirinnà in approvazione in Parlamento. Ma al contrario dei suoi colleghi che hanno sfoggiato nelle serate precedenti nastrini o un elegante e piccolo anello, come Patty Pravo, Meta ha esagerato. Miele, Carlo Conti e Francesco Gabbani – seconda serata del Festival L’imposizione del tatuaggio è parsa fuori luogo, mettendo in primo piano il discorso politico e relegando la sua canzone in secondo scelta. lI look del cantante di origine albanese si è rivelato discutibile mentre la categoria Giovani è stata vinta meritatamente da Francesco Gabbani con la movimentata Amen. Gabbani, proprio colui che era stato ripescato col pasticcio della votazione “falsata” della Sala Stampa, che aveva eliminato la povera Miele. Miele si è ripresentata sul palco in versione “fiele” con abito nero luttuoso e calze a rete, in una sorta di esibizione “risarcitoria” e fuori gara concessale dall’organizzazione. La vicenda prospetta vari scenari: la probabilità che con i vari televoti, giurie di qualità (o di pessima qualità, viste anche altre scelte) tutto sia fallibile o, quel che è peggio, manovrabile. Quarta serata del Festival . Vince Francesco Gabbani Già in passato erano stati contestati televoti sospetti: ma visto che la canzone di Miele era soporifera, per questa volta non tutto il male (o il…Miele) viene per nuocere. Tra la giuria di qualità presente in teatro è stata presentata la vedova di Mango, la cantante Laura Valente, assieme a vip meno conosciuti, dunque l’altra vedova, la Pavarotti Mantovani, il figlio di Mina (Massimiliano Pani) etc. Tra i big la cantante Annalisa, sospettata di essere incinta, come il gossip festivaliero ha suggerito: si è presentata in nero “stringente” che bene si abbinava col rosso dei capelli,ma la sua bravura come al solito ha cancellato la canzone, davvero modesta, mentre a Francesca Michielin va l’Oscar per la Francesca Michielin peggio vestita di questa edizione: un abito sul rossastro scarlatto, da sera, ma con zip sul davanti , apertura ai fianchi, ridicole applique luccicanti d’argento messe alla base, sulla destra: orribile. Patty Pravo era in azzurro, con un vestito “geometrico” che cioè recava stampate delle figure tipo triangoli. La cantante veneziana non è mai stata così amata, anche per un motivo ben preciso: il pubblico ha avvertito che in futuro sarà ben difficile che le nuove leve sostengano una pregnanza così carismatica come l’ex ragazza del Piper. Bravissima come al solito Virginia Raffaele nelle vesti di Belen Rdriguez, imitazione molto ben riuscita, più di quella di Donatella Versace, eccessivamente elaborata , ma anche rispetto alla riproposta inutile di Carla Fracci. Un discorso a parte merita Gabriel Garko, che Carlo Conti ha reintrodotto con la frase: “ho trovato un grande amico”. La presenza di Garko, diventata ormai quasi imbarazzante e quasi ingiustificabile sul piano artistico per la non -qualità delle sue presentazioni, ha raggiunto comunque lo scopo. All’apparizione dell’ex bel tenebroso, ormai macchietta peggio di un Bombolo cinematografico , che però si è riproposto intelligentemente con grande ironia e autocritica, l’audience è schizzata fino ai 15 milioni di telespettatori. Virginia Raffaele imita Belen Rodriguez Il che significa che l’imperfezione fa brodo. Quello di Rocco Hunt è sembrato il solito inno al qualunquismo del sud che fa del vittimismo la sua forza , ma la canzone è ben ritmata e avrà successo mentre la coppia Caccamo-Iurato è male assortita. Lei ha corretto l’atteggiamento in scena mentre lui è poco carismatico. La coreografia della canzone con la coppia che si muove in scena è bella. La canzone, invece, detto in maniera tranchant, è brutta. Enrico Ruggeri in giubbotto di pelle è parso anacronistico. Ha già vinto la competizione ben due volte. Perché ripresentarsi? Enrico Brignano Enrico Brignano ha ben figurato, in un momento nel quale occorreva una pausa e la voglia di comici c’era e tanta , quest’anno però sacrificati per le serate del festival in nome del rinnovamento. La coppia dei coniugi Salamoia non pare avere riscosso un grande successo ma i due, la Zoboli e De Angelis, hanno fatto un intervento breve e in realtà riuscito. Tra gli ospiti ha brillato la cantante Elisa, che ha riproposto la canzone vincitrice del 2001, “Luce”, assieme ad altre hit e un nuovo pezzo. La Toffoli è migliorata in femminilità, presenza scenica e carisma ed è promossa a pieni voti, così come i giovani Alessio Bernabei e Lorenzo Fragola, in gara. Elisa Bocciato Neffa, non per la canzone, ma per il look sempre più distruttivo, che al cappello da alpino ha unito una specie di giacca da pigiama. Tra gli stranieri, il colombiano J Balvin che è stato presentato anonimamente: un folletto colorato, avulso da tutto il resto. Costi a parte, non si poteva presentare qualche artista straniero più conosciuto? Si è invece optato per il lancio di stranieri da spingere nelle classifiche in accordo con le case discografiche.