Presentato il film di Tonino Zangardi “MyFather Jack” presso il Teatro Margherita. Eleonora Giorgi: “rivendico il diritto delle sessantenni, attrici e non, di essere protagoniste a 60 anni anche nell’affettività”- di Romolo Ricapito Attualità Cinema Cultura Eventi e Tradizioni 8 Aprile 201610 Aprile 2016 Bif&st :Tonino Zangardi, Eleonora Giorgi presentano “MyFather Jack” presso il Teatro Margherita di Romolo Ricapito foto di Daniela Abbasciano My-Father-Jack-bifrst All’interno del Bif&st è stato presentato anche il film di Tonino Zangardi “My Father Jack” che uscirà ufficialmente a maggio. La pellicola annovera un numeroso cast composto da Francesco Pannofino, Matteo Branciamore, Claudia Vismara,Ray Lovelock, Elisabetta Gregoraci, ma a rappresentare gli attori della pellicola presso il Teatro Margherita negli incontri pomeridiani è stata Eleonora Giorgi che è tornata al cinema con un ruolo tra il brillante e il classico: è la “suocera” in un contesto che sfocia dalla commedia al thriller. La Giorgi, sempre popolarissima presso il pubblico anche per le tante apparizioni in televisione come ospite dei vari talk show, si è presentata con un dolcevita bianco, unito a una giacca nera indossata sopra un pull sempre nero, leggins neri e stivaloni, ovviamente neri. La montatura dorata degli occhiali faceva pendant con la classica pettinatura bionda dai capelli ondulati. Per vezzo la diva di tante commedie da Borotalco a Mia Moglie è una Strega ha adottato al polso destro un orologio nero dai bordi dorati. Eleonora Giorgi mostra un carattere divertente, divertito e, come vedremo più avanti, anche agguerrito. Il regista Zangardi ha esposto il contesto nel quale è stato concepito questo suo film, che rivela molte sorprese a livello di colpi di scena: “Nasce non da una mia idea personale ma da quella del produttore Luca Morsella . Si vuole illustrare la vita di un giovane avvocato di provincia (Matteo Branciamore) alle prese con un padre improbabile ( Francesco Pannofino)”. Congratulandosi per il grande successo di Lo Chiamavano Jeeg Robot, film di genere, il regista sottolinea che anche My Father Jack esce fuori dai canoni classici del cinema italiano, soprattutto quello degli ultimi anni, povero di varianti. L’opera si avvicina ai polizieschi anni Settanta : chi lo ha ideato è un grande fan di quelle tipologie di storie. Di Francesco Pannofino che interpreta Jack è stata citata anche l’attività di grande doppiatore per George Clooney eDenzel Washington. Inoltre Zangardi è stato sempre un grande fan di Eleonora Giorgi e Ornella Muti. Ciò lo ha spinto ad offrire alla prima una parte nel suo film, quella di una “suocera” benestante e disposta a rimettersi in discussione a causa degli avvenimenti in progress che le faranno assaporare una realtà al di fuori della quotidianità e della noia del suo matrimonio borghese col personaggio del marito, Ray Lovelock. Eleonora Giorgi ammira Zangardi perché egli come cineasta affonda la sua cultura nel classico. E’ rimasta dunque ammirata alla “prima” del film dalla spettacolarità delle immagini che offrono scenari bellissimi . Da giurata del David di Donatello la Giorgi è un’esperta di cinema italiano e reputa che questa sorta di perfezione ed eleganza ottenute da Zangardi non siano frequenti nel nostro cinema. La popolare attrice ha però riservato al pubblico del Teatro Margherita una sorta di colpo di scena, polemizzando a sorpresa, anche se garbatamente (come è nel suo stile) con la figura della donna vista dal nostro cinema, che occupa sempre il ruolo di svanita, o Lolita, fino ai 50 anni. Dopo il mezzo secolo è relegata a ruoli sulla scia di A Spasso con Daisy ( decrepita). Per Giorgi molti hanno apprezzato il suo traghettare il viso nella maturità senza artifizi: occorre dunque sdoganare il diritto di essere “bella sempre” oppure di “apparire” perennemente giovani per le attrici che non siano più delle fanciulle in fiore, ma che possono risultare ancora interessanti, per fascino ed ‘esperienza. “Mi sono vista rugosa, segnata, quasi non ero io nel film di Tonino, ma c’è da dire che lui mi ha resa anche bella e sexy”. Giorgi,Zangardi- set “Dentro la convenzione di donna borghese mi vivo le mie fantasie”, ha aggiunto. Eleonora Giorgi è compiaciuta di avere lavorato col bel Ray Lovelock, uomo dal fascino indissolubile, che interpreta un marito paziente. Ancora, la Giorgi ha detto che nel film i baci sono finti, ma come sono o (dovrebbero essere) in tutte le produzioni. Non fu così al suo esordio sullo schermo, allorché il produttore Tonino Cervi le spiegò la regola dei baci falsi. Ma un attore giovane e sprovveduto, tale Antonio Falsi ( un destino nel nome) , la baciò per.. davvero. “Nel cinema è bello perché è tutto finto, anche gli schiaffi“. Aneddoto: in un film prese a ceffoni sul serio, per errore, Adriano Celentano, che si “offese”. Rispondendo a una mia domanda, sulla sua frenesia del passato (5 film girati in un anno solare!) e la maturità di adesso, Eleonora ha detto di avere vissuto in maniera convulsa senza però averlo deliberatamente scelto. “Ma dopo aver vinto il David di Donatello mi sono trovata su un predellino, pagando più di chiunque colpe attribuite ad altri, per esempio a un mio ex marito”. Adesso c’è il divertimento di interpretare una parte contenuta, dopo 50 film da protagonista recitati in passato. Eleonora Giorgi ha però voluto citare l’interprete principale, Matteo Branciamore, che reputa straordinario, assieme al veterano Francesco Pannofino. “Sul set sono stata tranquilla e serena”. My Father Jack uscirà in 100 copie il prossimo mese Sempre la Giorgi ha ricordato di avere diretto dodici anni fa un film con Ornella Muti come protagonista, Uomini & Donne, Amori & Bugie. Le due amiche si sono ritrovate per caso in occasione del Bif&st, facendosi fotografare assieme per i fan di Facebook. E quindi, per concludere, Eleonora, che ha quasi pronto un libro biografico, in uscita a settembre : “rivendico il diritto delle sessantenni di essere protagoniste in società. Ho recitato per 4 anni in teatro con 375 date: tutto esaurito. Voglio raccontare alle mie coetanee sessantenni come si vive il sesso carnalmente, “senza rassegnarsi” e con aplomb, magari in un prossimo film”. Eleonora Giorgi