Al BIF&ST è sbarcata Laura Morante con due film. “Nel mio Assolo ho preso esempio da Anna Karenina: vi spiego il perché”-8 aprile- di Romolo Ricapito Attualità Cinema Cultura Eventi e Tradizioni 9 Aprile 201612 Aprile 2016 Laura Morante-Teatro Margherita di Romolo Ricapito foto di Daniela Abbasciano E’sbarcata anche Laura Morante agli incontri pre-pomeridiani del Bif&st di Bari, presso il Teatro Margherita. Laura Morante-Teatro Margherita La popolare attrice, al suo secondo film come regista ( “Assolo“, campione d’incassi) si è rivelata più giovane dal vivo che sullo schermo. L’acconciatura sbarazzina con la frangia sugli occhi era in tono con gli occhiali scuri dalle lenti marroni, a goccia. La Morante ha indossato poi un completo sui toni del marrone su camicia più chiara , sciarpa leggera in seta sempre su varianti marrò (fantasia) infine scarpe aperte in punta color terra bruciata. Contestualmente, sono stati annunciati alcuni premi appena assegnati: quello ad esempio a Chiara Baffi per la sezionePremio Artisti 7607 come migliore protagonista per Due euro l’ora, film al quale è andato il premio Felice Laudadio per la migliore regia ad 00. Laura Morante- Teatro Margherita La giuria del pubblico, formata da 30 elementi, ha favorito invece per la migliore interpretazione maschile (“premio Gabriele Ferzetti“) Giorgio Colangeli per Un Posto Sicuro. Davvero meritato questo riconoscimento, senza nulla togliere agli altri . Premiata anche Juliette Binoche per L’Attesa ma l’attrice transalpina non è stata …attesa, in quanto sta girando un film in Nuova Zelanda. Alla Binoche il conferimento intitolato alla grande Mariangela Melato. Premio Ettore Scola per il miglior regista a Gabriele Mainetti per Lo Chiamavano Jeeg Robot. Ma entriamo piuttosto nel vivo della presentazione con Laura Morante che esce proprio l’8 aprile con “L’età d’oro“, nel ruolo principale ; del film abbiamo già parlato in un precedente resoconto. L’incontro verteva invece su Assolo, proiettato al Bif&st in concorso per la categoria “opere prime e seconde“. Di “Assolo” è stato detto che trattasi di film corale in cui la protagonista (come ha specificato la Morante) si prepara ad un…assolo (che non vedremo). Flavia è una donna non risolta che si adopera in una rete di relazioni “tenute in piedi” con ex compagni e addirittura con le loro attuali conviventi. Il tutto in una posizione subalterna. Giorgio Colangeli-Teatro Margherita Questa forma di sottostima di lei stessa è il punto di partenza per l’acquisizione dell’autonomia. “Mi piace dirigere gli attori-ha chiarito Morante- mentre il mio film contiene numerosi flashback : essi non sono altro che una rielaborazione della psicologia della protagonista”. Due parole quindi sulla “polifonia” dell’intreccio e su Piera Degli Esposti che recita nel ruolo della Dottoressa Grunewald, un’analista. “Piera è riuscita spontaneamente a marcare le differenze della rielaborazione di Flavia “, ha motivato La Morante “rivelando la linea di confine tra fantasia e personaggio reale“. Piera Degli Esposti ha ottenuto la candidatura al David di Donatello come migliore attrice non protagonista. Il tono del film è quello di una commedia semiseria che annovera nomi come Francesco Pannofino e Lambert Wilson oltre alla stessa Morante che è l’attrice principale. Il principio di non enfatizzare la drammaticità delle situazioni è da sempre una preferenza della regista come spettatrice. Adesso si è trasformato in una sorta di scelta artistica per il suo Assolo. La Morante ha citato un esempio di questa tecnica in letteratura, nel romanzo Anna Karenina. Dopo che la Karenina si è buttata sotto il treno, il suo amante conte Vronskij scappa presso la stazione per rivederla un’ultima volta. Il nobile è tormentato dal mal di denti: ecco l’espediente di Tolstoj per stemperare il dramma dall’azione principale, rivelando appunto questo trascurabile e curioso dettaglio sul dolore fisico del coprotagonista, in contrapposizione all’evento luttuoso.