Bari- Il Movimento federalista europeo, sezione Luciano Bolis di Bari, affronta il problema dell’euroscetticismo e della crescita dei nazionalismi in Europa- di Daniela Abbasciano Attualità Cultura Europa 25 Aprile 201625 Aprile 2016 di Daniela Abbasciano foto di Francesco Guida a ds Santa Vetturi e Stefano Savella (MFE, sez. Luciano Bolis- Bari) Bari- Venerdì 22 Aprile 2016 alle 17.30, nella Sala De Trizio dell’ex palazzo delle Poste, si è svolto un convegno del Movimento Federalista Europeo dal titolo “EUROSCETTICI, EUROCRITICI, NO EURO. La crescita dei nazionalismi in Europa ”. a ds Santa Vetturi e Stefano Savella (MFE, sez. Luciano Bolis- Bar)i Ha introdotto Santa Vetturi, segretaria del MFE- sezione Luciano Bolis di Bari, spiegando che cos’è il Movimento Federalista Europeo, che cosa fa e a cosa si riferisce. Il Movimento Federalista Europeo nasce a Milano 1943, fondato da Altiero Spinelli e mira a costituire gli Stati Uniti d’Europa fondati sui valori della Pace, della Libertà, della Democrazia e della Giustizia. Segue la linea del Manifesto di Ventotene ed ha come motto: Unire l’Europa per unire il mondo! Il MFE avendo come obiettivi la promozione della Pace, della Libertà, della Sicurezza e della Giustizia, si batte per un nuovo assetto europeo, affinché si realizzi l’unione politica degli Stati membri, sul modello degli Stati Uniti d’America. Bisogna comprendere che strada stia percorrendo l’Europa e perché ci sia questo disamore. Interviene il giornalista, Stefano Savella, blogger Votofinish Europeo, affermando che, ciò che avviene in ognuno dei singoli Paesi europei, influenza la nostra vita, per cui è estremamente importante esserne informati. Finché esisterà il Consiglio europeo inoltre, i Capi di Stato avranno potere di opporsi. In Europa da questo punto di vista c’è stato qualche passo in avanti: i cinque pretendenti alla carica del Consiglio europeo si sono confrontati, per la prima volta, in un dibattito sull’elezione politica europea. Nel 2019 ci sarà una riforma per un’ulteriore europeizzazione dell’elezione del parlamento europeo. Savella spiega come funziona la politica in Europa. Essa si divide in due schieramenti: Europeisti (coloro che sostengono l’Europa pur criticandone alcuni aspetti) e Antieuropeisti (coloro che vorrebbero uscire a tutti i costi dall’UE). C’illustra una tabella che fotografa la situazione politica caratterizzata dal Partito Europeo, Socialisti, Conservatori, Liberali Democratici, Sinistra Europea radicale (europeista ma si oppone sull’economia) e infine EFD (Euroscettici), EFN (leghisti italiani; nazionalisti olandesi e belgi), NI (nazionalisti). Questi ultimi tre gruppi chiedono che l’Europa sparisca, che termini di vivere e questo è ciò che si vuole evitare a tutti i costi. il gruppo del Movimento Federalista Europeo, sez. Luciano Bolis di Bari Il relatore, passa poi ad analizzare la situazione politica all’interno dei singoli Stati europei. In Gran Bretagna gli antieuropeisti hanno avuto la maggioranza nelle ultime elezioni. Il peso della Gran Bretagna è molto forte poiché, se dovesse decidere di uscire dall’UE, potrebbe trascinare con sé altri Stati. I sondaggi sui referendum rilevano una situazione in bilico tra coloro che sono a favore e coloro che sono contro l’uscita dall’UE. Anche la situazione della Germania è interessante da seguire. I grafici rilevano nell’ultimo anno un aumento degli euroscettici sino ad arrivare al 13%. Come mai in poco tempo siamo giunti a questo? Si riscontra che nell’est della Germania, ci siano attacchi violenti contro i rifugiati e questo non è casuale. Il consenso politico può influenzare la vita quotidiana. Gli euroscettici in Finlandia crollano drasticamente, a seguito di una fallimentare esperienza governativa. In Svezia sono in grande ascesa. Qui i partiti avevano fatto forza comune contro di loro, provocando una reazione opposta che li ha rafforzati. Anche in Olanda sono in ascesa. Fare una politica governativa instabile, rende più forti i partiti che si oppongono a tale governo ossia gli euroscettici. In Belgio gli euroscettici sono abbastanza violenti. Non solo vogliono l’uscita dello Stato dall’UE ma anche una scissione interna allo stesso Stato (tra Fiamminghi e Valloni). In Francia, rischia di vincere le presidenziali un leader degli euroscettici, candidato dell’estrema destra nazionalista. Nell’est Europa, Polonia e Ungheria, ci sono governi nazionalisti che si oppongono drasticamente alla politica europea. Il clima non è positivo per l’Europa, la quale deve trovare dei compromessi per assicurare unità d’intenti. Santa Vetturi interviene, affermando, che bisogna considerare la storia che c’è dietro l’Europa: “Dobbiamo recuperare gli ideali che sono alla base, cioè l’Unità nella diversità”. Interviene Clelia Conte, Membro del Comitato centrale nazionale del MFE, sulla questione dei migranti, facendo riflettere su come si potrebbe affrontare questo problema nel migliore dei modi. Stefano Savella risponde che l’Europa deve trovare soluzioni di ampio respiro, altrimenti non serve a nulla. Se ognuno fa il proprio interesse non si va da nessuna parte. Gli esempi storici dicono che ci sono segnali positivi d’immigrazione e che si può arrivare a soluzioni positive. Soluzioni immediate non esistono, bisogna cercare quelle che siano accettabili sia per l’elettorato che per il governo. Santa Vetturi conclude, affermando che, così come gli italiani sono stati la forza dell’America e della Germania, anche noi possiamo avere bisogno di una nuova forza da parte dei migranti, ad esempio della loro forza lavoro. La storia, in altre parole, c’insegna che accogliere non è sempre negativo. E’ certo che il problema migratorio se non verrà arginato a dovere da tutti gli stati in accordo, sarà una delle cause che continueranno a generare euroscettici a volontà. Fine dibattito- Foto di Daniela Abbasciano