I drammi di Nancy Brilli a Domenica In in un’intervista a cuore aperto- di Romolo Ricapito Attualità TV 2 Maggio 20162 Maggio 2016 di Romolo Ricapito Ho visto in tv il primo Maggio un’intensa intervista con Nancy Brilli realizzata da Paola Perego, nel ruolo più che dell’intervistatrice, o così mi è sembrato, della psicoterapeuta. Più che sulla carriera della Brilli infatti si è indagato nell’ambito del suo vissuto psicologico fatto di paure, malattie come l’endometriosi, difficoltà di accettazione di se stessa, periodi bruttissimi nei quali la brillante attrice avrebbe voluto scomparire. Quindi la morte della madre, avvenuta quand’era piccolissima. L’intento freudiano del tutto mi è parso deprimente e ho fatto un ragionamento. Al di là del caso in questione, la tv mi pare una sorta di salvagente per carriere passate, più che presenti. Contenitore dunque nel quale si snocciola un grande avvenire dietro le spalle, per dirla alla Vittorio Gassmann. I successi di vip e vipponi vengono sminuiti e così i loro guadagni. Dimodochè essi vengono rappresentati come poveracci, sfigati e quasi dei disastrati totali .Forse nel tentativo, da parte degli autori, di creare empatia coi disgraziati cassintegrati, esodati o poveri pensionati che seguono certe trasmissioni. Il tentativo, antropologicamente fuorviante, se non delirante, fallisce miseramente nel momento fatale che svela la sua evidente falsità. Inoltre nello spettatore non si crea empatia, ma spesso malinconia per una tv sempre più lontana dalle esigenze del popolo.