“Mio padre era fascista” di Pierluigi Battista ha vinto il premio di saggistica politica “Pinuccio Tatarella” Attualità Cultura Eventi e Tradizioni Libri Spettacolo 24 Maggio 201624 Maggio 2016 di Romolo Ricapito Fioretti e Lauro col Rettore dell’Università di Bari Felice Uricchio Domenica 22 maggio alle ore 18 (ma in realtà la manifestazione si è avviata quasi un’ora dopo) presso il Teatro Petruzzelli di Bari si è svolta la cerimonia di consegna (alla sua prima edizione) del “premio Saggistica Politica Pinuccio Tatarella“, organizzato dalla Fondazione Tatarella col patrocinio di Regione Puglia, Comune di Bari, Università degli Studi A. Moro. La manifestazione è stata condotta da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro che danno vita anche alla popolare trasmissione radiofonica Un Giorno da Pecora, di Radio Rai. Fioretti e Lauro col Presidente della Regione Michele emiliano Al duo il compito di vivacizzare la kermesse letteraria: in camicia bianca da loro definita “renziana”, hanno intrattenuto il pubblico con gag spiritose, come ad esempio salutare i ritardatari che si accomodavano nelle loro poltrone facendo alzare gli spettatori più puntuali . Ironie anche sul referendum costituzionale di ottobre e soprattutto su una seduta dal Senato, della quale sono stati trasmessi dei brevi filmati. In essi, alcuni senatori argomentando sulle unioni civili, commettevano vistosi svarioni, come definire i bisessuali “biosessuali”, poi ancora altre perle come “uomini sessuali ” (al posto di omosessuali) o “Gianne Nannine“.. L’ironia però ha riguardato maggiormente il termine stepchild adoption, che i suddetti senatori storpiavano in mille maniere, rendendolo incomprensibile. Il vincitore è stato Pierluigi Battista col libro “Mio Padre era Fascista” edito da Mondadori (2016, 161 pagine, 17 euro e cinquanta). Battista ha parlato di un confronto aspro tra padre e figlio che segna una rottura dolorosa. Il conflitto è generazionale. “La storia di una persona non è mai quella di un’etichetta politica, la mia generazione ha vissuto il confronto genitori-figli usando il linguaggio della politica”. Fioretti e Lauro col Sindaco di Bari Antonio De Caro Al trionfatore un assegno di tremila euro, consegnatogli da Angiola Filipponio Tatarella, vedova dell’onorevole Pinuccio Tatarella. Franco Cardini con L’Ipocrisia dell’Occidente edito da Laterza , ha ricevuto un altro premio, quello “Menzione speciale della stampa pugliese” consegnatogli dalla giornalista Rossella Grandolfo in rappresentanza dell’Ordine dei Giornalisti. Cardini a proposito del suo saggio ha accennato a “gente in buona fede che intraprende delle strade sbagliate”. E ancora: “Bisogna capire le ragioni di chiunque in questo mondo si agiti (come l’Isis, n.d.r.); il guaio è la radice dalla quale nascono le guerre, che scoppiano quando hanno “abbastanza ragione le due parti“. E infine: il terrorismo è il modo di fare la guerra per chi non ne possiede altri; occorre capire la ragione profonda del male. Perché dopo la sconfitta dell’Isis arriverà qualcos’altro. La sperequazione socioeconomica (Papa Francesco docet)accompagnata dalla consapevolezza è una bomba a orologeria notevole”. De Caro si congratula col vincitore P. Battista Il terzo contendente è stato Giovanni Valentini col libro pubblicato da Longanesi, “La Scossa, perché l’Italia non ha più scuse”. Valentini ha incassato la sconfitta con aplomb, dicendo che i baresi, ai quali era stata distribuita una scheda-voto in teatro, hanno scelto senza farsi influenzare dal campanilismo ( Valentini è barese così come la casa editrice Laterza che ha pubblicato il libro di Franco Cardini. Pierluigi Battista, il vincitore, è romano). Giovanni Valentini a proposito del suo saggio ha parlato ” del partito della conservazione dello status quo che alligna sia a destra che a sinistra”. L’assessore alla cultura di Bari Silvio Maselli Il volume approva le riforme di Matteo Renzi in massima parte, ma in verità gli riserva anche delle critiche. Infine Valentini ha lanciato un aforisma: “Renzi dice delle cose che non piacciono a destra e neppure a sinistra oppure sono approvate da ambedue queste parti politiche . ” Infine: “la riforma della Rai è una non riforma “.