70°anniversario del voto alle donne: per l’occasione Mattarella inaugura la mostra nella sala della Lupa con la Boldrini Attualità Cultura Eventi e Tradizioni Politica 1 Giugno 20163 Giugno 2016 1946. L’anno della svolta. Boldrini : “Un colpo di fucile che sveglia il Paese dal letargo della dittatura” di Clelia Conte La conquista del diritto al voto delle donne–“Fu come quando si stappa lo Champagne!” – esclama con gioia un’anziana donna in una proiezione realizzata prima del discorso di Laura Boldrini, in occasione della mostra ‘1946. L’anno della svolta’, un omaggio alle conquiste dure e faticose delle donne, che il 2 giugno, con il proclamarsi della Repubblica Italiana, ottennero il loro Diritto al Voto ed alla candidatura in Parlamento. La rappresentazione di tutte le documentazioni che hanno portato alla conquista del diritto al voto, si può vedere a Montecitorio nella Sala della Lupa “è la prima mostra realizzata dopo un lungo periodo di chiusura per un crollo nel 2012”– ha informato la Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini- “questa mostra è nata per far capire alle nostre figlie che i loro diritti arrivano da lontano e nascono dalla lotta di tante donne che si sono spese per dare alle future generazioni una vita migliore alle quali vogliamo rendere omaggio. Sulla parità c’è ancora molto da fare”– ha aggiunto –“soprattutto fino a che la violenza continuerà a mietere vittime tra le donne”- Con ciò, la Boldrini ha voluto ricordare l’orribile omicidio di due giorni prima di Sara, uccisa a Roma dall’ex fidanzato. Anna Kuliscioff Anna Maria Mozzoni Da alcuni documenti, nella mostra emergono anche degli uomini che hanno lottato per il suffragio universale come il mazziniano Salvatore Morelli, che nel 1867, presentò un disegno di legge che non ebbe alcun seguito anzi, il deputato fu deriso anche dalla satira che lo rappresentò con abiti femminili. In un carteggio fra Morelli e Mazzini, quest’ultimo gli scrisse che il suffragio universale si avrà solo con la Repubblica. Dagli archivi della Camera emergono nomi come Anna Maria Mozzoni (giornalista femminista), Anna Kuliscioff (medico,italo-russa), Angela Maria Guidi Cingolani, (componente della Consulta Nazionale),Maria Montessori (pedagogista,educatrice,filosofa,medico,scienziata), Ludovico Mortara, (ministro della giustizia con il primo governo Nitti) e Tina Anselmi (89 anni) la prima ad essere stata eletta ministra (lavoro e previdenza sociale), dal 1976 al 1978 col governo Andreotti. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 31 ottobre 2016. Maria Montessori giovane 1976-Tina Anselmi