It Follows, horror “mentale” abbastanza turbolento ma assai poco sanguinolento non è adatto alle platee dei film di genere tradizionalmente spaventosi Attualità Cinema Cultura 21 Luglio 2016 di Romolo Ricapito It Follows, horror diretto da David Robert Mitchell, che lo ha anche scritto, può ritenersi (per l’ingannevole battagepubblicitario che ne ha preceduto l’uscita in Italia) il bluff dell’estate. Sui poster troviamo scritto che tale film di genere è “spaventoso” e in più “agghiacciante, impressionante” etc. Infine: uno dei migliori horror degli ultimi 10 anni. Niente di tutto ciò: questo film, che peraltro è del 2014, non fa paura ma è costruito in maniera interessante ed è girato a Detroit e dintorni con squarci abbastanza suggestivi . Le location sono composte dalle tradizionali case a schiera con il verde di fronte; gli attori, giovani e sconosciuti, formano un gruppetto bene assortito che esclude gli adulti. E’ un thriller psicologico che sfrutta alcune venature horror per creare una trama demenziale e che va letta come metafora della paura giovanile di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. Gli attori sono sconosciuti: la protagonista è la bella e brava Maika Monroe, nata nel 1993. Ad affiancarla, l’oriunda Olivia Luccardi, assieme a Danel Zovatto, un bello dai lineamenti delicati. Ma la pellicola è coadiuvata da numerosi tecnici da effetti speciali italiani o italo-americani. It Follows è un horror turbolento ma assai poco sanguinolento. L’unica scena splatter, tra l’altro fissa, è presente all’inizio con una giovane fuggiasca che chiede aiuto per telefono ai familiari, poi trovata uccisa in un luogo all’aperto. Il resto della trama è insinuante e trepidante e vede la Monroe, omonima della grande Marilyn, correre per metà film, in preda ad allucinazioni. Dopo il biondo fidanzatino Hugh che la “contagia”, interpretato dall’attore-cantante Jake Weary la bella protagonista,Jaime, si accoppierà col bel Greg Hannigan (Zovatto) per terminare i suoi amplessi col tranquillo e basso Keir Gilchrist. nel ruolo di Paul. La pellicola si sostiene sulla suspense, che però a volte diventa un’attesa di eventi che non…avvengono, per cui a tratti questo horror anticonvenzionale potrebbe risultare anche noioso. Si riscatta, almeno in parte, per l’originalità del regista, che ne fa una sorta di variazione sugli horror classici, in parte scomponendoli, ma maggiormente come idea d’avvio per rappresentare le sue metafore. Una sola scena esplicita è da “turbamento”: l’accoppiamento selvaggio del personaggio di Greg con la madre, in un disordinato amplesso che descrive i corpi circondati da un liquido bianco e vischioso, lo sperma. It Follows è partito molto bene al botteghino italiano, per poi affondare tra l’ottavo e il nono posto, forse a causa della poca aderenza ai film horror più convenzionali e maggiormente paurosi.