Regione Puglia-Turco scrive al presidente Emiliano sul depuratore Sava-Manduria Politica Regione 6 Novembre 2016 Il consigliere regionale de La Puglia con Emiliano, Giuseppe Turco, ha indirizzato al Presidente della Giunta regionale, Michele Emiliano la seguente lettera: “Caro presidente Emiliano, può sembrare alquanto strano che un rappresentante regionale della maggioranza di centrosinistra per dialogare debba scegliere la stampa e le lettere d’amore per la nostra cara regione Puglia. Capisco e comprendo che le problematiche amministrative ereditate necessitano di spalle larghe e di coraggio nelle scelte spesso impopolari, ma noi le restiamo fedeli proprio per queste sue doti e capacità di rappresentare i pugliesi senza compromessi, senza se e senza ma. Per questo spesso, riconoscendo e apprezzando i suoi sforzi evito di disturbarla, così faccio allo stesso modo con gli assessori della giunta regionale. Vengo al dunque. Avevamo detto alle nostre comunità tarantine che il depuratore consortile Sava-Manduria avrebbe visto la luce in tempi brevi, risolvendo le problematiche dei savesi e salvaguardando il nostro mare e le nostre coste. E lo abbiamo fatto sicuramente perché ci crediamo e non per opportunistici motivi elettorali. In queste settimane si rincorrono notizie e smentite, progetti e ipotesi progettuali, incontri senza coinvolgere tutti o quasi. Leggiamo di progetti che smentiscono categoricamente la volontà del Consiglio regionale che all’unanimità ha votato una precisa mozione che impegna l’esecutivo regionale ad intervenire sul piano delle acque, propedeutico al divieto di scaricare i reflui dei depuratori nei corpi idrici superficiali, soprattutto nel nostro meraviglioso e ricercato mare. Noi a questo punto le chiediamo, per fugare ogni dubbio e senza indugiare oltre, una dichiarazione che metta fine a questa situazione di attesa e di continui equivoci che mettono in fibrillazione le nostre comunità. Ci dica presidente se dobbiamo ancora credere ad un impianto senza scarico a mare o se il nuovo progetto non è altro che il riutilizzo del vecchio cambiando semplicemente terminologia, cioè uno scarico a mare in situazione emergenziale. Bene, questa seconda ipotesi per noi sarebbe inaccettabile perché si tratterebbe sempre e solo di uno scarico a mare, senza alcun bisogno di cambiargli nome o vestito. Ecco perché le chiedo di migliorare tale progetto. Taranto e la sua comunità meritano più attenzione soprattutto alla luce di tante emergenze. Penso alla questione Ilva, all’emergenza xylella, al piano di riordino sanitario e soprattutto alle infrastrutture. Grazie presidente per la sua attenzione che sicuramente ci dedicherà!”.
Dopo aver letto attentamente la sua lettera al governatore Emiliano le chiedo e spero di ottenere una risposta come intende risolvere il problema delle acque se esiste una legge che vieta lo scarico nel sottosuolo.Le chiedo inoltre come medico se un paese di circa 17000 abitanti può ancora sopportare di vivere in un ambiente così malsano Anche noi savesi amiamo il mare ma se le acque reflue sono depurate al massimo perché dire no allo scarico a mare?perché non ci dà una mano a realizzare un impianto come quello di Fasano che il nostro governatore ha inaugurato questa estate?E comunque a noi va bene qualsiasi opzione purché si realizzi questa “maledetta rete fognaria. Io ero una grande estimatrice di Emiliano ed ho sempre votato a sinistra ma in questa battaglia sono con il mio sindaco e con tutti coloro che vorranno darci una mano in questa battaglia di civiltà. Se poi sarà così cortese da rispondere vorrei anche chiederle a che punto sono i lavori per l’acquedotto a Torre ovo? La saluto cordialmente Rispondi