La caduta di Matteo Renzi: perché ha messo in risalto la moglie e i figli Attualità Politica 7 Dicembre 2016 di Romolo Ricapito matteo_renzi_moglie_agnese La caduta di Matteo Renzi e le sue dimissioni in seguito alla bocciatura del “suo”referendum. Alcuni giorni dopo il discorso di commiato, il bilancio. L’affiancamento di Agnese Renzi al discorso d’addio del premier in diretta nazionale testimonia una sorta di “difesa” del premier agli “attacchi” dei suoi detrattori. Lo si è accusato di avere personalizzato il voto. Adesso, con l’apporto della consorte, Renzi ha “personalizzato” la famiglia, come è di moda all’estero (vedi prima Obama, poi Trump). Una moglie first lady, o che assume tale ruolo nei momenti cruciali, è d’uopo. Renzi ha voluto lanciare un messaggio “subliminale”: vi sono antipatico, mi attaccate? Mi resta però il bene più prezioso: la famiglia. Il ringraziamento ai figli testimonia questo cambio di modello comunicativo. Matteo Renzi ha voluto dare a se stesso prima che agli altri l’aspetto di uomo “fortificato” nei confronti delle sventure con l’apporto più prezioso , quello dei suoi cari. Bene ineguagliabile, che non può essere rapportato a cariche elettive, fugaci e momentanee, a meeting con i potenti della terra, a trasmissioni continuative tra Rai e reti commerciali che ne trasmettevano in continuazione la faccia di Gianburrasca intento a rottamare, a perfezionare, a riformare. Adesso è probabile che Matteo Renzi, tramontata la dolce ala della prima giovinezza (politica) si perfezioni abolendo soprassalti caratteriali e narcisistici che lo hanno reso indigesto a quella parte di italiani che hanno inteso col loro “no” difendere la Costituzione.