A 84 anni, addio a Debbie Reynolds: Le sue ultime parole: voglio andare da mia figlia Carrie. Cosa c’è dietro il loro mito Cinema Cronaca 29 Dicembre 201630 Dicembre 2016 di Romolo Ricapito Debbie Reynolds e la figlia, Carrie Fisher La drammatica scomparsa di Debbie Reynolds, 84 anni, che si è sentita male mentre si preparava ad allestire i funerali di Carrie Fisher, la figlia, unisce il pubblico dei film di fantascienza, che coinvolge soprattutto i giovani a quello degli anziani, cultori dei musical. Gene Kelly e Debbie Reynolds Ma la sostanza non cambia: sia film come Guerre Stellari, che Cantando sotto la Pioggia, interpretati o dalla figlia, o dalla madre, sono quelli tra i più frequentati dal pubblico perché fanno sognare. E’ chiaro che lo scopo dei cineasti oggi è principalmente quello di fare arrivare il loro messaggi al pubblico, al di là del mero divertimento. Debbie Reynolds Il cinema oggi fa riflettere, più di ieri, trattando anche temi sociali, o drammaturgie della nostra epoca. Ma non bisogna dimenticare l’evasione, che non è soltanto, volgarmente, chiudere gli occhi dinanzi alla realtà, ma apprezzarla in forme diverse, magari filtrate e mediate dalla fantasia, affinché essa possa risultare una metafora della vita e fare apprezzare la verità dopo un bagno nella fantasia. La saga di Guerre Stellari ha utilizzato la fantascienza riproponendo assieme ad essa figure medievali, come la principessa Leila, interpretata da Carrie Fisher. Debbie Reynolds e la figlia, Carrie Fisher parecchi anni fa Cantando sotto la pioggia ambientato negli anni Venti ha consegnato la figura di Debbie Reynolds al mito. In esso, assieme a Gene Kelly, si dà forza alla sostanza di Hollywood, che doveva essere principalmente una fabbrica di sogni. Anche la recente interpretazione di Debbie Reynolds in Dietro i Candelabri, nel ruolo della madre del pianista Liberace, ripropone il tema di un uomo che viveva in una sorta di favola, ma la cui realtà era un incubo di falsità e kitsch. L’altra faccia della medaglia di un mondo di cartone, che spesso si rivela spietato.