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Valanga travolge l’hotel Rigopiano. Terremoto, gelo e paura

Non potevano scappare: la natura si è accanita con chi non poteva più difendersi

Hotel Rigopiano

di Clelia Conte

Erano quasi tutti giovani, c’erano dei bambini. Per loro era meraviglioso immergersi in quello scenario paradisiaco trasformatosi in un inferno ed una gabbia dalla quale non sono usciti più. Si sono salvati solo Giampiero Parete e Fabio Salzetta, che al momento della valanga si trovavano all’esterno e da lì sono riusciti a lanciare l’allarme. I resti delle prime tre vittime sono state trasferiti in elicottero all’aeroporto d’Abruzzo di Pescara, e poi portati in obitorio per gli accertamenti del medico legale.  Fabrizio Curcio,  capo della Protezione Civile oggi ha sostenuto che potrebbero esserci superstiti ma il tempo passa ed ancora solo quattro corpi esanimi sono stati trovati. Fa freddo e sarà difficile che sopravvivano. Centinaia di uomini scavano ininterrottamente sotto la neve che continua a cadere sullo sfortunato hotel Rigopiano, nel comune di Farindola sul versante pescarese del Gran Sasso. L’Hotel è stato travolto da una valanga avanzando per 20 metri. Dopo la terribile scossa di terremoto, di ieri mattina, i clienti si erano raccolti tutti nella hall dell’albergo in attesa che liberassero le strade dalla neve perchè volevano tornarsene a casa. Durante la lunga attesa dei soccorsi, che spalassero la neve, intorno alle 17,30,  dai 2.400 metri dalla parete del monte Siella si è staccata una massa enorme ghiacciata con un fronte di oltre 300 metri,  che ha travolto l’albergo.
I soccorsi però sono arrivati dopo 18 ore: tardi…troppo tardi!

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