Festival di Sanremo prima serata. Dopo avere navigato su fasi altalenanti: “E la barca tornò sola” Attualità Eventi e Tradizioni Musica Spettacolo TV 8 Febbraio 20179 Febbraio 2017 di Romolo Ricapito La prima serata del Festival di Sanremo non mi ha entusiasmato, di più: mi ha deluso profondamente, tanto che a un certo punto ho guardato gli altri canali, con programmi più interessanti. per poi tornare alla “base”. Mi sono perso l’esibizione di Ron (in nomination per l’esclusione). Poco male, gli altri big li ho visti tutti. La mia critica; non si può fare cantare un Ermal Meta a mezzanotte, quando molta gente che il giorno dopo deve andare a lavorare ormai non guarda più nulla e non può manco televotare. L’avvio è stato piuttosto rapido, con una Giusy Ferreri vestita da un abito “diverso” e divertente (ma è nel trio degli “esclusi”, per il momento, con Clementino ) la sua canzone giustamente grintosa e quindi un elegantissimo Fabrizio Moro. Poi, purtroppo le solite lungaggini festivaliere. Vale a dire, in prima fila, le schermaglie tra Carlo Conti e Maria De Filippi. Carlo Conti e Maria De Filippi come in “Uomini e Donne” Nella prima parte, Conti sembra avere ceduto lo scettro cavallerescamente alla sua “ospite”, che però è diventata la vera padrona di casa. In certi attimi, per stile e contenuti, mi è sembrato di vedere Uomini e Donne. E poi: non si può fare del Festival di Sanremo un festival “sociale”. I soccorritori del Rigopiano sono eccellenze dell’umanità, ma Sanremo non è Porta a Porta o il telegiornale. E’ stato affrontato anche l’argomento del bullismo. Importantissimo: ma non può essere abbinato al varietà, all’intrattenimento. Insomma si è scelto un festival “mischiato”, ibrido e alla fine deludente proprio perché ha mirato goffamente in alto. Albano a Sanremo Splendida Diletta Leotta. Ma la maggior parte non ha capito chi ella sia . Non tutti seguono Sky o i social. Così la maggior parte del pubblico è rimasta dubbiosa: ma è una showgirl, un’attrice, o che? Interrogata da Carlo Conti, la Leotta ha confermato di essere stata “hackerata“. Ma chi non ha seguito le sue vicende su internet, o su Dagospia, ci ha capito davvero nulla. Inutili poi le varie imitazioni come quelle di Bob Dylan (fatta da Ubaldo Pantani). Un discorso a parte merita Al Bano. Il cantante pugliese è stato molto attaccato sui social durante l’esecuzione di Di Rose e Di Spine. Al Bano però non rinuncia alla gara e non vuole mettersi da parte Ma almeno potrebbe scegliere altri palcoscenici più adatti al suo stile e cedere il passo. Non ho detto che debba ritirarsi. Epperò alla fine il suo discorso musicale pare ancora più anacronistico di E la barca tornò sola, lanciata da Gino Latilla al Festival di Sanremo del 1954, tanto da potere costituire essa un pezzo avveniristico nel 2017! Infine Raoul Bova: ospitando il celebre attore Carlo Conti ha voluto rimediare al flop di Gabriel Garko, che co-condusse la scorsa edizione. E così la presenza di Bova è stata centellinata e relegata a una semplice ospitata, riuscita quanto si vuole, ma pleonastica. Così come inutile la presenza,alla fine, della nuova signora Bova, Rocio Munoz Morales. Tra i cantanti, secondo me un’opzione per la vittoria l’ha seminata Fiorella Mannoia: interpretazione riuscitissima, testo efficace.