Cinquanta Sfumature di Nero: si è ripetuto il fenomeno dei cinema affollati, anche durante il logorroico Festival di Sanremo. Cinema 11 Febbraio 2017 di Romolo Ricapito Il nuovo episodio della saga romantico-masochista-patinato e “superlusso” ha ottenuto il consenso del pubblico (pare soprattutto femminile) e questo dà modo ai vari esperti di cinema e di costume di valutarne gli effetti. Non ho ancora visionato la pellicola, ma ho letto i romanzi della James e andai al cinema per l’episodio precedente. Si tratta di un contenuto che mischia vecchi canoni letterari con la modernità e con l’abitudine all’uso di internet e dei social propri delle giovani generazioni. Ad ogni modo “prende” anche se non si tratta di un capolavoro, ma di narrativa d’intrattenimento. Ciò che dà davvero un grande fastidio in trasmissioni come la marzulliana “Cinematografo” della Rai e in certi ambienti falsamente intellettuali è la spocchia con la quale si giudicano questi prodotti, che sono dignitosi : cinematograficamente parlando poi presentano una certa eleganza. Essendo il contenuto pruriginoso, compromettente e attingendo a ossessioni dell’intimo, dovute a traumi infantili, desideri di riscatto sociale e amore dichiarato per lusso e denaro, senza infingimenti, con la voglia segreta di attingerne da parte di chi non può permettersi tali agevolazioni, tutto ciò scatena una forma di auto-censura dovuta non al contenuti del film, ma a desideri repressi dai quali non è da escludere una forma di desiderata (e ormai non più possibile) potenza sessuale . Invidia della sessualità dei giovani, dunque, assieme ad altro. Ecco quindi sulle bocche di celebrati critici senili, o di professoresse di 60 anni, formarsi un riso di condiscendenza, superiorità e scherno, con frasi sempre uguali: ho riso fino alle lacrime ,” che film comico, meglio di Totò e di Checco Zalone“, è la pellicola più brutta della storia del cinema, etc… Questo genere di conversazioni, ormai virali, non ha nulla a che fare col contenuto del film, col giudizio sugli attori e la qualità della regia, ma con i mascheramenti che Cinquanta sfumature di nero svela, attingendo all’inconscio borghese e scatenando reazioni scomposte le quali nascondono fragilità e frustrazioni.
Clelia C. Conte L’attrice che interpreta il film non è adatta a questo ruolo secondo il parere di gente che ha letto il libro di ’50 sfumature di nero”. difatti,l’Universal ha dichiarato che l’attrice che avrebbe dovuto interpretare il personaggio di Mrs Robinson in 50 sfumature di nero è Kim Basinger, un nome che ha sorpreso tutti i fan della saga letteraria, ma in modo più che positivo: fisicamente Kim Basinger rappresenta perfettamente la donna raccontata nel libro di 50 sfumature di nero. Inoltre, la Basinger è da sempre associata al suo vecchio ruolo in “9 settimane e mezzo”, rendendola perfettamente credibile come ruolo di seduttrice del giovane Grey.IO SONO D’ ACCORDO! Rispondi