Charlotte Brontë : incontro a Bitonto con la prof. Maddalena De Leo sulla scrittura della celebre autrice vittoriana e le sue sorelle Emily e Anne rimaste più nell’ombra assieme al trasgressivo Branwell Cultura Libri 15 Maggio 2017 di Romolo Ricapito Sabato 13 maggio presso il Torrione Angioino a Bitonto (Bari) è stato proposto un incontro a cura dell’Associazione Culturale Ante Litteram presieduta da Barbara Buttiglione su “More Brontë: componimenti e scritti”. Ospite la professoressa Maddalena De Leo, responsabile italiana della Brontë Society. “E’ un’associazione storica, ovvero la più antica associazione culturale della Gran Bretagna” ha chiarito la prof De Leo. Il villaggio di Haworth, quello dove Charlotte Brontë e le sue sorelle Emily e Anne abitarono per tutta la vita è secondo come visite (turismo culturale) dopo Stratford-Upon-Avon , la città natale di William Shakespeare. Preservare i manoscritti delle sorelle Brontë e tutti i loro oggetti personali è lo scopo principale della Brontë Society. Oltre, ovviamente, al volerne diffondere la poetica unitamente alla conoscenza delle loro vite. Alcuni dei cimeli bronteani conservati inizialmente nella loro casa, che per lungo tempo dopo il decesso di tutti i familiari continuò a essere una canonica, furono allocati in un piccolo museo che sorge dove finisce la strada principale del villaggio, accanto al Tourist Office. La Brontë Society italiana che la prof.De Leo rappresenta dalla fine degli anni Novanta cominciò la sua attività con un notiziario semestrale (previa autorizzazione della “casa madre” britannica) nel quale venivano date ai soci tutte le informazioni e le iniziative riguardo ad esempio gli incontri che si svolgevano a Bologna, Milano, Roma ma anche in altre città . E’ stata introdotta dalla De Leo la figura di genitori delle Brontë : il reverendo Patrick e Maria Branwell Brontë. Patrick era uno studioso di testi antichi, come i classici greci. Della madre, rimasta una figura in ombra, si sa poco, o nulla. L’unico fratello della figliata fu Branwell , che comprendeva oltre alle tre scrittrici anche le sorelle maggiori Maria, nata nel 1814 ed Elizabeth, del 1815 , decedute prematuramente. Ogni anno la Brontë Society italiana propone un concorso. Si possono inviare entro i tempi stabiliti racconti, poesie o lettere ispirati di volta in volta al tema proposto che quest’anno era appunto Branwell, del quale quest’anno ricorrono i duecento anni dalla nascita. Gli scritti sono già pervenuti anche se in numero minore rispetto a quelli dei concorsi precedenti inerenti le germane, in quanto la figura di questo poeta-pittore è rimasta avvolta nel mistero o comunque è poco nota al pubblico avendo egli una produzione letteraria rimasta incompleta. La prof. De Leo comunque in un libretto che viene pubblicato ogni anno con i testi degli elaborati inviati dai fans delle Brontë ha allegato adesso “Il Pirata” un racconto giovanile di Branwell che egli completò, a differenza degli altri lavori poetici e di un romanzo rimasto incompiuto. Ricordato anche che come ispirazione collettiva i quattro giovani (Charlotte, Emily, Anne e Branwell) trassero supporto da una scatola di soldatini che il padre regalò loro. Usando una straordinaria immaginazione, i giovani elaborarono numerosi racconti, che si suddivisero nella saga di Angria, invenzione di Charlotte e Branwell, mentre Anne e ed Emily avviarono il mondo di Gondal. Nel ciclo di Angria l’ambientazione è africana. De Leo ha pubblicato recentemente dei racconti di Charlotte suddivisi in tre volumi e per diversi editori. Storie di Geni e di fate attiene a narrazioni della prima fase prosastica di Charlotte . Juvenilia comprende quattro racconti di Charlotte, dei quali l’ultimo è completamente inedito per il pubblico italiano. Infine i Componimenti di Bruxelles raccoglie scritti di Charlotte e Emily durante la loro trasferta di un anno in Belgio. Charlotte dunque creò molte eroine prima di Jane Eyre, la sua protagonista più conosciuta. Esse erano protagoniste, come nei primi due racconti di Juvenilia, di piccole storie d’amore che si concludevano felicemente. Mentre Caroline Vernon, il racconto appunto finora rimasto inedito per l’Italia, vede una storia di seduzione sotterranea con un sottotesto quasi erotico che si conclude con la sottomissione della donna, trasformata una mantenuta dal suo tutore. La scrittura di Charlotte ed Emily fu impostata da Monsieur Héger, incontrato durante il famoso soggiorno a Bruxelles : egli canalizzò la prosa delle autodidatte incoraggiandone gli sforzi. A fine conferenza sono state proiettate delle diapositive di Haworth, sia in bianco e nero che a colori, raffiguranti il villaggio abitato delle letterate , la brughiera in fiore (quella che ispirò Cime Tempestose di Emily) la residenza delle Brontë.
di Romolo Ricapito Sabato 13 maggio presso il Torrione Angioino a Bitonto (Bari) è stato proposto un incontro a cura dell’Associazione Culturale Ante Litteram presieduta da Barbara Buttiglione su “More Brontë: componimenti e scritti”. Ospite la professoressa Maddalena De Leo, responsabile italiana della Brontë Society. “E’ un’associazione storica, ovvero la più antica associazione culturale della Gran Bretagna” ha chiarito la prof De Leo. Il villaggio di Haworth, quello dove Charlotte Brontë e le sue sorelle Emily e Anne abitarono per tutta la vita è secondo come visite (turismo culturale) dopo Stratford-Upon-Avon , la città natale di William Shakespeare. Preservare i manoscritti delle sorelle Brontë e tutti i loro oggetti personali è lo scopo principale della Brontë Society. Oltre, ovviamente, al volerne diffondere la poetica unitamente alla conoscenza delle loro vite. Alcuni dei cimeli bronteani conservati inizialmente nella loro casa, che per lungo tempo dopo il decesso di tutti i familiari continuò a essere una canonica, furono allocati in un piccolo museo che sorge dove finisce la strada principale del villaggio, accanto al Tourist Office. La Brontë Society italiana che la prof.De Leo rappresenta dalla fine degli anni Novanta cominciò la sua attività con un notiziario semestrale (previa autorizzazione della “casa madre” britannica) nel quale venivano date ai soci tutte le informazioni e le iniziative riguardo ad esempio gli incontri che si svolgevano a Bologna, Milano, Roma ma anche in altre città . E’ stata introdotta dalla De Leo la figura di genitori delle Brontë : il reverendo Patrick e Maria Branwell Brontë. Patrick era uno studioso di testi antichi, come i classici greci. Della madre, rimasta una figura in ombra, si sa poco, o nulla. L’unico fratello della figliata fu Branwell , che comprendeva oltre alle tre scrittrici anche le sorelle maggiori Maria, nata nel 1814 ed Elizabeth, del 1815 , decedute prematuramente. Ogni anno la Brontë Society italiana propone un concorso. Si possono inviare entro i tempi stabiliti racconti, poesie o lettere ispirati di volta in volta al tema proposto che quest’anno era appunto Branwell, del quale quest’anno ricorrono i duecento anni dalla nascita. Gli scritti sono già pervenuti anche se in numero minore rispetto a quelli dei concorsi precedenti inerenti le germane, in quanto la figura di questo poeta-pittore è rimasta avvolta nel mistero o comunque è poco nota al pubblico avendo egli una produzione letteraria rimasta incompleta. La prof. De Leo comunque in un libretto che viene pubblicato ogni anno con i testi degli elaborati inviati dai fans delle Brontë ha allegato adesso “Il Pirata” un racconto giovanile di Branwell che egli completò, a differenza degli altri lavori poetici e di un romanzo rimasto incompiuto. Ricordato anche che come ispirazione collettiva i quattro giovani (Charlotte, Emily, Anne e Branwell) trassero supporto da una scatola di soldatini che il padre regalò loro. Usando una straordinaria immaginazione, i giovani elaborarono numerosi racconti, che si suddivisero nella saga di Angria, invenzione di Charlotte e Branwell, mentre Anne e ed Emily avviarono il mondo di Gondal. Nel ciclo di Angria l’ambientazione è africana. De Leo ha pubblicato recentemente dei racconti di Charlotte suddivisi in tre volumi e per diversi editori. Storie di Geni e di fate attiene a narrazioni della prima fase prosastica di Charlotte . Juvenilia comprende quattro racconti di Charlotte, dei quali l’ultimo è completamente inedito per il pubblico italiano. Infine i Componimenti di Bruxelles raccoglie scritti di Charlotte e Emily durante la loro trasferta di un anno in Belgio. Charlotte dunque creò molte eroine prima di Jane Eyre, la sua protagonista più conosciuta. Esse erano protagoniste, come nei primi due racconti di Juvenilia, di piccole storie d’amore che si concludevano felicemente. Mentre Caroline Vernon, il racconto appunto finora rimasto inedito per l’Italia, vede una storia di seduzione sotterranea con un sottotesto quasi erotico che si conclude con la sottomissione della donna, trasformata una mantenuta dal suo tutore. La scrittura di Charlotte ed Emily fu impostata da Monsieur Héger, incontrato durante il famoso soggiorno a Bruxelles : egli canalizzò la prosa delle autodidatte incoraggiandone gli sforzi. A fine conferenza sono state proiettate delle diapositive di Haworth, sia in bianco e nero che a colori, raffiguranti il villaggio abitato delle letterate , la brughiera in fiore (quella che ispirò Cime Tempestose di Emily) la residenza delle Brontë.