Tale brano, scritto da Kekko Silvestre pone una sorta di ponte “empatico”  tra l’artista e il suo pubblico.

La lettera (l’espediente letterario, appunto e quindi  motore della narrazione) che la commessa Laura fa recapitare al suo idolo è intrisa di autocommiserazione. La ragazza soffre per i tradimenti di Fabio, una sorta di bellimbusto che la tradisce a ripetizione.

Ora la sofferenza d’amore sarebbe un tratto comune che la sconosciuta vorrebbe condividere con la sua cantante preferita.

La lettera inizia con molti luoghi comuni, svoltando finalmente con un viaggio in barca al largo della Sardegna assieme all’amica del cuore Chiara. Qui il deus ex machina della narrazione diventa Paolo, lo skipper dell’imbarcazione, personaggio tramite il  quale è intuibile il riscatto che la “Cenerentola”  Laura avrà, o inseguirà.

Bianca Atzei ha scritto un romanzo apparentemente semplice, ma che alla fine nella sua ingenuità (manifesta)  risulta anche  godibile. Non tantissimi i  tratti autobiografici, ma sufficienti a delineare la personalità dell’artista che di recente a San Severo in Puglia è stata ospite di Gigi D’Alessio in un concerto trasmesso da Telenorba. La Atzei ha duettato con D’Alessio nel brano Respirare, che il cantautore portò al Festival di Sanremo con Loredana Bertè.

Bianca Atzei sta avendo una carriera di successo  e in salita grazie alle partecipazioni, finora due, a Sanremo  (2015 e 2017) e alla trasmissione di Carlo Conti Tale e Quale Show del 2016.

Adesso con questo suo  libro si affaccia nella narrativa.

L’opera, se non deliziosa (sarebbe troppo: come accennato , nella prima parte irrita) è però costruita in maniera tale da superare la sufficienza e comunque con l’apporto di una  discreta psicologia fai- da-te che si avvicina alle giovani generazioni, soprattutto quelle femminili.

Per verificare il talento dell’Atzei narratrice è però necessario che ella pubblichi almeno un secondo romanzo.