Successo di critica e pubblico per l’horror americano The Devil’s Candy Cinema 11 Settembre 201711 Settembre 2017 di Romolo Ricapito Ethan-Embry E’ un periodo certamente fortunato per i film horror: dopo il successo estivo di Annabelle 2, campione d’incassi anche negli Usa, ad attirare l’attenzione degli amanti del genere è questo The Devil’s Candy. Ma non sono solo i cultori dell’orrore ad apprezzare la pellicola, che ha avuto a sorpresa un’ottima accoglienza dalla critica qui in Italia. Critica che solitamente snobba questo tipo di film “di genere”. Occorre però scorrere i titoli finali per apprendere che quest’opera diretta da Sean Byrne è del 2015. Sempre i titoli dopo-narrazione (che ormai in tantissimi film includono interpreti e altri crediti posti soltanto alla fine e non all’inizio) ci mostrano ottime illustrazioni della Divina Commedia di Dante. Ciò evidenzia come The Devil’s Candy sia, a suo modo, un film religioso o meglio un horror “morale” come ben è evidenziato dal finale. Tornando a noi, la pellicola nella prima parte, pur essendo ben fotografata e narrata, è intrisa di semplicità, contrariamente forse agli intenti. Tutto è svelato cioè in maniera netta e precisa. La sorpresa, se c’è, è dunque appunto nella narrazione non prolissa ma che è invece molto asciutta, senza fronzoli. Quest’assenza di espedienti classici da film horror (le porte cigolanti, le false piste) è la forza ma anche il limite del film, che potrebbe apparire privo di pathos.. Ad emergere poi anziché l’orrido personaggio del serial killer di bambini Ray Smilie (Pruitt Taylor Vince) è il protagonista Jesse (Ethan Embry) un pittore fallito che trova “ispirazione” attraverso un incredibile transfert con la mente dell’assassino. O con alcune delle sue vittime. Embry ha una recitazione molto fisica ed è questa la cosa migliore di tutto l’intreccio. Non conosciutissimo in Italia, anche se ha girato molti film, questo interprete assomiglia nel volto e nelle espressioni al più celebre Matthew McConaughey. Matthew McConaughey Il film utilizza la passione tutta americana per la musica heavy metal. Fan di questo genere musicale sono il “mostro”omicida (che oltre che brutto, grasso, si mangia anche le unghie, particolare repellente nei primi piani) il pittore Jesse e la di lui figlioletta Zooey che ama i Metallica ( interpretata da Kiara Glasco). Anche il padre indossa una t-shirt nera inneggiante a questo famoso gruppo “metal” formatosi nel lontano 1981. Sempre i Metallica sono presenti nella colonna sonora con diversi loro brani. L’assassino comunque non è un pedofilo: i bambini che diventano sue vittime dovrebbero costituire, nella sua mente deviata, degli omaggi (“caramelle “) al Maligno, da qui il titolo The Devi’ls Candy. Altra ambiguità: la valenza “demoniaca” che alcuni critici musicali attribuiscono ad alcuni gruppi heavy metal o ad alcuni testi da loro proposti. Che gli sceneggiatori sfruttano per seminare indizi. Sabato 9 settembre quest’horror non nuovissimo (come già detto, risale a due anni fa) si è classificato al settimo posto con 83 mila euro d’incasso, superando la nuova uscita “Fottute!” con Goldie Hawn. Ad ogni modo anche negli Usa The Devil’s Candy è stato distribuito soltanto nel 2017 . Negli Stati Uniti l’horror ha ottenuto critiche molto positive, lodato cioè per avere rinnovato un genere molto sfruttato.