Le Focaccine dell’Esselunga: brano intenso e drammatico, a dispetto di chi lo considera trash Musica 6 Novembre 2017 LINK- https://www.youtube.com/watch?v=G3aouxsHZ5I di Romolo Ricapito Ho avuto la possibilità di ascoltare soltanto adesso la canzone Le Focaccine dell’Esselunga, brano che ha ottenuto successo ma soltanto sui siti internet di musica a richiesta come Spotify e con le visualizzazioni su You Tube. Il disco infatti non è stato trasmesso dalle radio in quanto giudicato brutto, addirittura orrendo, trash e demenziale. Io penso che queste voci critiche non abbiano capito nulla: ad esse è sfuggito il significato recondito della canzone. Al di là dell’apparente provocazione il testo, interpretato dal misterioso Oel, è evocativo e commovente e chi lo ha composto ha letto sicuramente l’opera di Marcel Proust Alla Ricerca del Tempo Perduto. Trattasi dunque di un brano evocativo e nostalgico che utilizza alcune immagini dell’infanzia, o della prima giovinezza, ispirate da due elementi: la madre, che nella Recherche è considerata l’essere umano che più di altri porta affetto e consolazione, e il dolce. In questo caso non sono presenti le madeleine bagnate nel tè la cui immersione nella bionda bevanda spinge a ricordare fatti in apparenza dimenticati, ma in realtà ancora vivi nella memoria. Le focaccine dell’Esselunga rappresentano delle ciambelle che la mamma del cantante porta a casa dopo avere visitato il supermercato di una nota catena. Assaporandole, il protagonista scopre di gradirne il gusto e che le focaccine, “unte il giusto”, rappresentano un alimento gradevole come merenda. Al ricordo di questa delizia del palato la voce dell’interprete maschile ha toni commossi e struggenti. E’ evidente che si vuole rappresentare non la banale descrizione di un evento qualsiasi, ma l’attaccamento del ragazzo alla figura materna, protettiva e gratificante in senso assoluto e dunque insostituibile. Quindi quello delle focaccine è soltanto un espediente per riportare un ricordo delizioso non per il palato, ma per il cuore.