Bad Moms 2-Mamme Sempre Più Cattive: non convince come seguito del primo, ma è un film natalizio migliore dei nostri Cinepanettoni Cinema 10 Dicembre 2017 di Romolo Ricapito Bad Moms 2- Mamme Molto Più Cattive ripropone il trio di giovani genitrici americane alle prese coi loro problemi casalinghi. Ma, se il primo film della serie era incentrato sull’educazione dei figli e sugli impegni stressanti, anzi quasi inumani, che le vedevano impegnatissime da mane a sera, qui vengono introdotti due elementi: in primis lo spirito natalizio. Infatti la commedia mostra un concitato count down a pochissimi giorni dal Natale, documentando la complicazione delle feste comandate sul lavoro già faticosissimo e ordinario di mamme e compagne, o mogli ( nello specifico, una delle tre è una single ragazza-madre, un’altra divorziata col compagno ispano americano, l’attore Jay Hernandez, la terza regolarmente sposata). Il secondo elemento è l’arrivo a sorpresa delle rispettive madri, tre donne diverse tra loro ma con un comune denominatore: rendere invivibile la vita delle figlie e magari anche dei nipoti. La protagonista della storia è sempre Mila Kunis nel ruolo di Amy che gode di maggiore spazio rispetto alle altre due, ovvero Kristen Bell che è Kiki e Katherine Hahn, ovvero Carla. Tra le mamme…delle mamme si distingue immediatamente per presenza scenica, bellezza inalterata a 70 e passa e ruolo “trasgressivo” Susan Sarandon nel ruolo di Isis, la madre di Carla. La donna è una sorta di cow girl che viaggia a sbafo sulle spalle di camionisti compiacenti, è una giocatrice compulsiva ed è anche una senza famiglia, le cui origini sono oscure e nella vita ha sempre dovuto cavarsela da sé. Non potrebbe essere più diversa dalla figlia, Carla, che gestisce un salone di bellezza come estetista e si prende cura dell’unico figlio adolescente. Nel film Susan Sarandon fuma anche uno spinello, ma questo fatto è ispirato alla realtà: l’attrice dichiarò tempo fa che ama ancora consumare joint, perchè questo tipo di droga (leggera) la rilassa. Ad ogni modo il ruolo di Sarandon potrebbe risultare avvilente nella misura in cui si esibisce in un locale con uno stripper che in realtà è un pompiere interessato alla figlia. Vedere l’attrice premio Oscar per Dead Man Walking che si contorce vicino alla straordinaria erezione contenuta dalle mutande rosse del bel Mike (David Walton) che tra l’altro interpreta un superdotato, non è molto edificante. La commedia poi dopo un discreto avvio appare risaputa, quasi lenta. Nonostante le scenografie fastose e coloratissime la sceneggiatura è banale, insufficiente a supportare l’intero racconto ma (ed è la cosa peggiore) non si ride veramente, anche perché le tante gag risultano forzate e indigeste. Inoltre il film richiama giovanissimi e non spettatori adulti, il che comprende risate grossolane e fuori misura sulle battute già abbastanza scontate, mentre nel finale quando il dialogo diventa esplicativo (e più conforme a una commedia sofisticata) il pubblico composto da ragazzotti e ragazzotte si annoia, alza la voce, protesta e infine disturba. E’ chiaro dunque che considerato questo e altro Bad Moms 2, confrontato al film originario, è deludente e persino brutto. La scena nella quale la protagonista Mila Kunis è costretta dalla madre Ruth a travestirsi da Scrooge, il protagonista di Canto di Natale di Charles Dickens (e quindi a girare per tutte le case del vicinato esibendosi sugli usci) è inutile, non fa ridere e risulta imbarazzante. Ad ogni modo la pellicola, mettendo da parte la Sarandon, dà più risalto al personaggio di Ruth, interpretato da Christine Baranski. Qui c’è più carne a cuocere, in quanto Ruth è la classica mamma perfezionista, in questo caso ebrea, snob e ricca ,che vorrebbe comprare l’affetto di figlia e nipoti addomesticandoli come animali domestici. Gli spunti sono più elaborati e si riesce a dare un senso compiuto almeno a una delle tre sgangherate storie. Nel film compare nel ruolo di se stesso il musicista jazz e sassofonista Kenny G. E veniamo alla terza incomoda tra le mamme delle protagoniste: Cheryl Hines nel ruolo di Sandy Di riuscito il personaggio ha ben poco, magari la straordinaria somiglianza con la “figlia” cinematografica , Kristen Bell. Per il resto il suo carattere affoga nel risaputo: è la solita mamma invadente, coccolona e naturalmente anche suocera insopportabile (ma lo sono tutte). Nel ruolo del padre di Mila Kunis infine troviamo Peter Gallagher. A Gallagher è riservato un monologo finale, chiarificatore, in un film nel quale gli uomini hanno scarso spazio. Gallagher iniziò la sua carriera con la soap opera Sentieri. Tirando le somme la pellicola, ambientata a Chicago ma girata ad Atlanta in Georgia e diretta da due registi, Jon Lucas e Scott Moore, come prodotto natalizio (ma la pubblicità in Italia non lo presenta come tale) è insufficiente, ma supera addirittura la sufficienza se paragonato alle brutte pellicole di stampo italiano delle feste, alias Cinapanettoni, pregressi e quelli che si prospettano a breve termine. Il titolo originale è A Bad Mom’s Christmas (Un Natale delle mamme cattive) più calzante come accennato prima riguardo il vero contenuto. La recensione del primo film pubblicata l’anno scorso è leggibile qui : Bad Moms-Mamme Molto Cattive: perché il cinema americano è all’avanguardia nel trattare temi universali