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UDINE città modello e all’avanguardia. PRESENTATO IL BILANCIO DI FINE MANDATO 2013-2015

Numerosissime iniziative e progetti realizzati che hanno reso la città di Udine innovativa protagonista non solo a livello regionale, ma anche nazionale ed europeo. 

 

Il sindaco Honsell ha dichiarato che questi cinque anni sono stati: “ molto importanti per la città dove sono stati raggiunti obiettivi nel settore ambientale, scolastico, di sostegno alle fasce deboli e dove si sono irrobustite le reti sociali”

furio Honsel sindaco
Sindaco Furio Honsell

Dieci anni, tra il primo mandato dal 2008 al 2013 e il secondo dal 2013 al 2018, in cui sono state tante le iniziative realizzate e che hanno reso il capoluogo friulano innovativo protagonista non solo a livello regionale, ma anche nazionale ed europeo. Dalle politiche per la salute all’attenzione all’ambiente, dalle grandi opere alle iniziative per valorizzare i singoli borghi della città, dalle politiche di inclusione sociale a quelle legate all’educazione e agli stili di vita sani, dalla promozione del turismo alla cultura.

Il 21 dicembre è stato presentato al palazzo di Città di Udine il bilancio di fine mandato della seconda giunta guidata dal sindaco Furio Honsell, in carica a palazzo D’Aronco per due quinquenni. A illustrare, in sintesi, le principali azioni messe in campo dall’amministrazione comunale, oltre al sindaco, gli assessori in carica dal 2013 al 2018

            “Cinque anni penso molto importanti per la città – commenta il sindaco Furio Honsell –, dove sono stati raggiunti obiettivi nel settore della sostenibilità ambientale, con l’abbattimento delle emissioni, dove i servizi sociali hanno sempre continuato a fornire assistenza, non dimenticando mai gli ultimi, dove sono state concluse grandi opere. Anni – prosegue – in cui dal punto di vista economico è stato dimezzato il debito e dove soprattutto anche attraverso la nostra politica si sono irrobustite le reti sociali e abbiamo saputo rispondere a emergenze come quella dei richiedenti asilo.  Senza dimenticare – conclude – l’attenzione prestata alla sicurezza nelle scuole e alla qualità degli impianti sportivi e scolastici”.

Ma vediamo nel dettaglio una sintesi dei dati contenuti nel bilancio di fine mandato.

      Meno debito e tasse più basse d’Italia. Uno dei punti di cui la giunta va orgogliosa è senza dubbio l’abbattimento del debito. Dopo l’introduzione del patto di stabilità e dei vincoli di bilancio, l’amministrazione ha ridotto il debito per mutui di ben 67,3 milioni dal 2010 al 2016. Una riduzione ancor maggiore se si considera il bilancio di previsione 2018 che stima il debito a 82,6 milioni di euro. A questo fa il paio il dato che attesta Udine come una delle città capoluogo con il minor carico fiscale, grazie anche a un’attenta politica di spendig review. Il capoluogo friulano, infatti, secondo il rapporto 2017 dell’Osservatorio tassazione Pmi della Cna, è al 7° posto in Italia per minor peso della fiscalità a carico delle piccole imprese. Per non parlare della Tari, la tassa sui rifiuti, che a Udine è la 3° più bassa d’Italia con una spesa media per famiglia di 162 euro a famiglia contro un dato nazionale di 296 euro (rapporto Tari 2016 di Federconsumatori.

            Grandi opere e lavori pubblici. Non meno ingente il capitolo riguardante le grandi opere e quello relativo alla mobilità. In questi ultimi cinque anni, infatti, sono diversi i traguardi raggiunti. Basti pensare al nuovo Stadio Friuli, esempio innovativo a livello nazionale con la concessione del diritto di superficie all’Udinese calcio per la realizzazione del nuovo complesso, al parcheggio sotterraneo di piazza Primo Maggio, premiato quest’anno a livello europeo nella categoria “nuove strutture di parcheggio” (Epa Aword 2017). Per non parlare dei tanti spazi abbandonati da anni e che sono tornati nuovamente a disposizione dei cittadini, come ad esempio l’area dell’ex Macello in via Sabbadini, dove hanno trovato finalmente posto il nuovo Museo Friulano di Storia Naturale e l’Archivio Italiano dei Giochi (primo esempio in Italia) o, ancora, all’area di via della Faula (ex deposito Saf) dove ora è stato realizzato il primo terminal studenti della città. A queste opere si aggiungono quelle che verranno realizzate nel prossimo futuro come tutta l’area dell’ex caserma Osoppo (dove è già stata restaurata e concessa alle associazioni l’ex palazzina comando). Qui, grazie al progetto “experimental city”,  il Comune si è aggiudicato un finanziamento di 18 milioni di euro grazie al quale partiranno dei progetti di riqualificazione urbanistica in tutta la zona nord est della città.

            Strade e manutenzioni. Udine conta circa 300 chilometri di strade. In dieci anni di mandato il Comune è riuscito ad intervenire su oltre un terzo, asfaltando a nuovo quasi 110 chilometri, a cui si aggiungono i 32 chilometri di marciapiedi (nuovi o messi a norma). Collegato alla viabilità, il tema della sicurezza stradale con interventi per ridurre la velocità dei mezzi (dossi, rotonde e messa in sicurezza di incroci stradali). Interventi che hanno ridotto sensibilmente il numero di incidenti, passati negli ultimi 10 anni da 897 nel 2008 a 655 nel 2016.

            Ambiente e città sana. Tema sempre molto caro a Honsell è stato anche quello ambientale. Grazie, infatti, a molti interventi in tema di risparmio energetico (la rete di teleriscaldamento a Udine Nord per citarne uno solo) le emissioni di anidride carbonica da fonti fossili sono  notevolmente diminuite (dal 2006 al 2016 l’emissione di co2 da fonti fossili da usi privati è calata del 18% e ben il 48,8% per quelle emesse dagli edifici pubblici comunali). Moltissime, poi, le iniziative volte alla promozione di sani stili di vita sana sia per i giovani, sia per gli anziani in ambito di alimentazione, attività fisica, mentale e aggregativa.

            Non lasciare indietro nessuno. Grande l’attenzione del Comune sul fronte delle politiche sociali e di sostegno al reddito. Tra queste basti citare le misure di contrasto al disagio abitativo, i progetti di inclusione sociale, prevenzione della devianza e dell’esclusione, il sistema coordinato di accoglienza, gli interventi economici a sostegno di situazioni di non autosufficienza, le misure di sostegno al reddito (Mia a livello regionale e Sia a quello nazionale).

            Politiche per il lavoro, sostegno alle Pmi e innovazione. Dal 2013 sono stati oltre 600 i progetti attivati in Comune tra tirocini, stage, borse lavoro giovani, cantieri lavoro, misure per lavoratori socialmente utili o lavoratori di pubblica utilità. Attivato quest’anno, inoltre, il FaberLab, un’area realizzata insieme con Confartigianato in cui i giovani possono incontrare le imprese e cimentarsi con avanzati strumenti di stampa e prototipazione per far di un’idea un possibile progetto imprenditoriale. Quasi i due milioni di euro messi a disposizione, inoltre, nell’ambito del progetto europeo Pisus per sostenere le piccole e medie imprese nell’ottica di rinascita del centro urbano cittadino. Sul fronte dell’innovazione digitale, Udine è tra le prime città d’Italia ad aver completato la cablatura in fibra ottica. A questo si collega l’attivazione del servizio di wi-fi con 16 hotpost per l’accesso gratuito nel centro storico (UdineFree).

Cultura e turismo. Sul fronte museale, il numero di visitatori che hanno ammirato le collezioni permanenti o le mostre temporanee sono saliti dai quasi 75 mila del 2013 agli oltre 123 mila del 2016 (+65%). Anche il Teatro Nuovo Giovanni da Udine ha conquistato sempre più spettatori con un aumento degli abbonati di oltre mille persone tra la stagione 2012/2013 e l’ultima. Crescita anche per il turismo in città in questi anni, passando dai 175 mila arrivi nel 2013 ai quasi 200 mila del 2016. Presenze attirate anche dalle molte iniziative organizzate, sia a livello culturale, sia turistico-artistico-gastronomico.

Che dire… sindaci d’Italia, quell’Italia disordinata, caotica, disagiata e disagevole, invivibile e insomma MALFUNZIONANTE: perchè non prenderla ad esempio?

 

 

 

 

ufficio stampa/com/sz

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