Mi dispiace, ma non mi sembra una notizia da prima pagina.

Eppure viene valutata tale da qualche testata che porge la notizia, riproponendo il ricordo dell’attore fatto mesi fa in un’intervista rilasciata da Maurizio Costanzo, durante la quale l’attore si rammaricava di non avere trascorso molto tempo col genitore durante la sua crescita, anche professionale.

Il distacco dalla figura paterna in un uomo maturo come Bova, intendo il distacco definitivo, è un grande dolore anche se si hanno gli strumenti per affrontarlo, quelli che attengono al fatto che comunque tale separazione  debba prima o poi avvenire.

La notizia è completata, per così dire, dal fatto che l’attore in questione ha sospeso una tappa della sua tournée teatrale nel nord Italia nelle due date del prossimo week end.

Giusto lo stop alle rappresentazioni, anche se esistono casi, descritti da personaggi di teatro, di attori andati in scena il giorno stesso del decesso del genitore o immediatamente dopo.

Nell’esprimere le mie personali condoglianze a Raoul Bova, attore che stimo perché schivo e riservato e che non si è mai gloriato del suo successo con esibizionismi discutibili, come fanno certi altri  suoi colleghi , mi chiedo nel contempo: la notizia del lutto è davvero da prima pagina?