Bif&st : Tito e gli Alieni conquista a sorpresa due premi. Cinema Cultura Eventi e Tradizioni 27 Aprile 20181 Giugno 2018 di Romolo Ricapito Valerio Mastrandrea ha ottenuto, nell’ambito della sesta serata del Bif&st di Bari, venerdì 26 aprile al Teatro Petruzzelli, il premio come migliore attore protagonista per Tito e gli Alieni. Mastandrea nel ritirare il suo premio, intitolato al compianto Gabriele Ferzetti proprio dalle mani della moglie di quest’ultimo, Anna Verdini, si è presentato con una tenuta informale, in jeans e camicia . Tito egli Alieni, in uscita il prossimo 7 giugno, ha fatto il bis: premiata la regista Paola Landi (assente) con l’Ettore Scola” : ha inviato comunque un messaggio vocale complimentandosi con le giurie e il Bif&st che hanno capito il messaggio “innovativo” della pellicola . Essa sfrutta la fantascienza per dare vita a una metafora su un professore (Mastandrea) che rifugiatosi nel Nevada ascolta i suoni provenienti dallo spazio. Valerio Mastandrea che ha ritirato il riconoscimento attribuito alla Landi, è apparso in forma strepitosa improvvisando battute sul palcoscenico e rivelando una vena comica inedita. Valeria Golino e Alba Rohrwacher hanno invece vinto come migliori attrici protagoniste, ex aequo, per Figlia Mia. Le due erano purtroppo assenti per motivi di lavoro e dunque ha ritirato il premio intitolato a Mariangela Melato la regista Laura Bispuri. Ancora premi per il miglior montaggio ad Antonio Moschetta per “Napoli velata ” di Ferzan Ozpetek , consegnato dal veterano Roberto Perpignani mentre ha tenuto banco la proiezione del capolavoro Der Hauptmann-Il capitano, ambientato nel 1945 a pochissima distanza dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e che vede protagonista un giovane disertore dell’esercito tedesco il quale, mascheratosi con la divisa di un superiore rinvenuta casualmente, viene scambiato- e nello stesso tempo si finge- un Capitano, esercitando un nuovo insperato potere ai danni degli sfortunati prigionieri di un campo di concentramento, compiendo ogni sorta di eccidio e sventatezza. Il regista Robert Schwentke. ha realizzato un capolavoro che tramite il bianco e nero, se possibile, riproduce fedelmente gli orrori della guerra e la sua ambiguità. L’interprete principale, l’elvetico Max Hubacher ha solo 25 anni e riesce a replicare la freddezza del personaggio originale, tale Willi Herold, che fu giustiziato a soli 21 anni per crimini di guerra.