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Bif&st : Tito e gli Alieni conquista a sorpresa due premi. 

di Romolo Ricapito 

Valerio Mastrandrea ha ottenuto, nell’ambito della sesta serata del Bif&st di Bari, venerdì 26 aprile  al Teatro Petruzzelli, il premio come migliore attore protagonista per Tito e gli Alieni.

Mastandrea nel ritirare il suo premio, intitolato al compianto Gabriele Ferzetti  proprio dalle mani della moglie di quest’ultimo, Anna Verdini, si è presentato con una tenuta informale, in jeans e camicia .
Tito  egli Alieni, in uscita il prossimo 7 giugno, ha fatto il bis: premiata la regista Paola Landi (assente) con l’Ettore Scola” :  ha inviato comunque  un messaggio vocale complimentandosi con le giurie e   il Bif&st che hanno capito il messaggio “innovativo” della pellicola . Essa  sfrutta la fantascienza per dare vita a una metafora su un professore (Mastandrea) che rifugiatosi nel Nevada ascolta i suoni provenienti dallo spazio.
Valerio Mastandrea  che  ha ritirato il riconoscimento attribuito alla Landi, è apparso in forma strepitosa improvvisando battute sul palcoscenico e rivelando una vena comica inedita.
Valeria Golino e Alba Rohrwacher hanno invece vinto come migliori attrici protagoniste, ex aequo, per  Figlia Mia.
Le due erano purtroppo assenti per motivi di lavoro e dunque ha ritirato il premio intitolato a Mariangela Melato la regista Laura Bispuri.
Ancora premi per il miglior montaggio ad Antonio Moschetta per “Napoli velata ” di Ferzan Ozpetek , consegnato dal veterano Roberto Perpignani mentre ha tenuto banco la proiezione del capolavoro Der Hauptmann-Il capitano, ambientato nel 1945 a pochissima distanza dalla fine della Seconda Guerra Mondiale  e che vede protagonista un giovane disertore dell’esercito tedesco il quale, mascheratosi con la divisa di un superiore rinvenuta casualmente, viene scambiato- e nello stesso tempo si finge- un Capitano, esercitando un nuovo insperato potere ai danni degli sfortunati prigionieri di un campo di concentramento, compiendo ogni sorta di eccidio e sventatezza.
Il regista  Robert Schwentke. ha realizzato un capolavoro che tramite il bianco e nero, se possibile,  riproduce fedelmente gli orrori della guerra e la sua ambiguità.
L’interprete principale, l’elvetico   Max Hubacher ha solo 25 anni e riesce a replicare la freddezza del personaggio originale, tale  Willi Herold, che fu giustiziato a soli 21 anni per crimini di guerra.

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