In Italia il dialogo politico è totalmente sconosciuto Attualità Notizie dal Mondo Politica 9 Maggio 20189 Maggio 2018 di La iena ridens Il termine dialogo secondo il vocabolario Italiano significa: “…colloquio tra due o più persone, confronto d’idee, opinioni o programmi allo scopo di raggiungere un’intesa, capacità di comunicazione e comprensione reciproca”. Persino Kim Jong-un, presidente della Corea del nord ha deciso di aprire un dialogo con Moon Jae-in suo acerrimo nemico e presidente della Corea del sud. Kim Jong, di solo 33 anni, soprannominato il signore della guerra, leader supremo della Corea del nord, Segretario del Partito del Lavoro di Corea, Presidente della Commissione di Difesa Nazionale, Presidente della Commissione militare centrale, Comandante Supremo dell’Armata Popolare Coreana, dopo aver minacciato il mondo intero di un conflitto nucleare, ha deciso di cominciare a dialogare con il suo più acerrimo nemico Donald Trump. Kim Jong aveva minacciato, sino a qualche giorno fa, dopo aver subito le sanzioni O.N.U. di ridurre gli Stati Uniti in cenere. Tutto il mondo ha temuto un conflitto ma grazie alla “ragione” anche questo pericolo pare sia stato sconfitto. In Italia, al contrario, quattro o cinque capetti, arroganti e boriosi pare non accettino il dialogo politico consci di mettere la nostra nazione in balia delle decisioni dell’E.U. Ma vito che oramai siamo campagna politica, mi piacerebbe darvi una buona notizia. Da oggi, anche grazie all’imprenditorialità di un tour operator italiano sarà possibile visitare tranquillamente le due Coree. Lo scorso anno hanno visitato la Corea del nord, per quello che ci raccontano le agenzie di stampa, non più di 200 persone. (ndr: senatore A. Razzi compreso). La Ruby travel, storico marchio Veneto, professionalmente specializzato sin dalla metà del secolo scorso in viaggi con l’Oriente, (ndr. India, Birmania, Nepal e Cambogia) ha creduto opportuno, visto il momento storico, di riaprire, dopo vari decenni di blocco, alla Corea del Nord. Una idea fantastica dedicata più che ai turisti ai “viaggiatori”. Differenza quest’ultima di non poco conto. Solitamente il turista torna a casa e mostra le foto scattate come un trofeo personale mentre il vero viaggiatore, al rientro, potrà non solo raccontare le esperienze vissute ma estrinsecare e documentare le “sensazioni” provate in prima persona. Dalla cucina alla medicina, l’Oriente, da sempre, ha qualcosa da insegnarci e da farci conoscere. Provare per credere. Oltre che questo suggerimento di viaggio, per quanto concerne la politica Italiana non saprei cosa consigliarvi. 8 maggio 2018