29° edizione di “NOTTI DI STELLE” festival jazz Cultura Eventi e Tradizioni Musica 10 Giugno 2018 Questa mattina il sindaco Antonio Decaro e l’assessore alle Culture Silvio Maselli hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione della 29^ edizione di “Notti di stelle”, il festival jazz dell’estate promosso dalla Camerata musicale barese con il patrocinio dell’amministrazione comunale. Ad illustrare il programma del festival il presidente della Camerata, M°. Giovanni Antonioni, e il direttore artistico, Rocco De Venuto. La Camerata musicale barese organizza sin dal 1988 “Notti di Stelle”, che nel tempo ha visto brillare astri di prima grandezza come Miles Davis, Dizzy Gillespie, Gerry Mulligan, Dexter Gordon, Sarah Vaughan, Stan Getz, Lionel Hampton e tanti altri artisti che hanno avuto per palcoscenico il suggestivo scorcio del Sagrato della Basilica di San Nicola, il Teatro Petruzzelli e alcune città della provincia di Bari. Il programma di quest’anno prevede tre appuntamenti a Bari e un quarto a Martina Franca, nella famosa Villa San Martino. Inaugurazione il 25 giugno al Teatro Petruzzelli con il ritorno del super-gruppo formato dal quintetto di Sergio Cammariere assieme a Gino Paoli e Danilo Rea, una scelta obbligata per consentire di assistervi a tutti coloro i quali hanno perso il concerto dello scorso 14 novembre. Artisti di caratura internazionale, amati in Italia e all’estero, con un programma imperdibile di melodie d’autore in chiave jazzistica. Venerdì 29 sarà la volta di Roberto Gatto con il suo Perfect Trio, a Martina Franca. L’11 e 12 luglio un grande ritorno al Sagrato della nostra Basilica, grazie alla disponibilità del rettore, padre Giovanni Distante: lunedì 11 giugno in scena il Trio di Chano Dominguez, pianista e compositore spagnolo, classe 1960; martedì 12 giugno la musica del quartetto Hudson con il chitarrista John Scofield, il batterista Jack DeJohnette, il bassista Scott Colley e il tastierista John Medeski “Questa estate la Camerata musicale barese torna ad offrire alla nostra città una rassegna che in 29 edizioni ha portato nella terra di Bari i più grandi nomi del jazz mondiale, offrendo ai baresi la possibilità di crescere e di apprezzare la musica di alta qualità. Voglio ringraziare tutti gli esponenti della Camerata perché solo grazie alla loro tenacia e alla volontà di continuare a programmare grande musica nei più begli spazi della nostra città, oggi possiamo presentare questa straordinaria iniziativa – ha spiegato Decaro -. Purtroppo l’esiguità dei fondi disponibili da parte degli enti locali non permette al Comune di sostenere come vorrebbe queste iniziative ma contiamo, già dall’anno prossimo, di mettere a disposizione di eventi culturali di questo calibro maggiori risorse e, soprattutto, nuovi spazi dove realizzarli. Entro la fine di quest’anno, infatti, dovrebbero essere disponili, almeno in parte, sia il Teatro Piccinni sia il Teatro Margherita. Nel frattempo siamo a disposizione da subito per offrire agli amici della Camerata tutto il supporto organizzativo e logistico necessario alla buon riuscita di questi attesi appuntamenti”. Rocco Devenuto, presidente della Camerata, ha proseguito: “Le Notti tornano ad ospitare i grandi della musica afroamericana, rinnovando una prestigiosa tradizione particolarmente emotiva; tantissimi sono i musicisti che hanno avuto la fortuna di esibirsi davanti alla Basilica conservandone un ricordo indelebile. Ci auguriamo solo che questa edizione, riproposta in questa sede, valga come un segnale importante per una manifestazione, così cara alla città e all’intera regione, e che faccia superare il grave problema relativo alla mancanza di finanziamenti come avviene in ogni altra parte d’Italia per sostenere altri blasonati teatri o iniziative come la nostra. Ringrazio il sindaco Decaro e l’assessore Maselli per l’entusiasmo e la collaborazione logistica dimostratici per le varie pratiche burocratiche, sempre ancorate a principi di assoluta legalità. La Camerata, dovendo contare sul solo botteghino, rivolge un appello a tutti affinché si dia un’immagine di assoluto rispetto nei confronti di chi si prodiga per offrire un momento di eccellente spessore culturale contribuendo con l’acquisto del proprio biglietto, a costi doverosamente contenuti, ed evitando ogni inutile richiesta di omaggi”. “Siamo contenti di poter annunciare, ancora una volta, l’appuntamento con ‘Notti di stelle’ nella straordinaria location della nostra Basilica – ha concluso l’assessore Maselli -. Il sagrato della Basilica di San Nicola, infatti, è un luogo fortemente evocativo per i baresi, legati al culto nicolaiano e fortemente attrattivo per i tanti turisti che arrivano in città. Come abbiamo detto più volte, l’intento di questa amministrazione era quello di legare lo straordinario patrimonio artistico e architettonico della città con le iniziative culturali, per aderire a quel concetto di valorizzazione che ormai è diventato un obiettivo. L’idea che la Camerata si impegni a realizzare iniziative in città ci da un grande segno di speranza per il futuro con un ulteriore elemento di valore, ossia la nuova traccia che la Camerata sta seguendo, maggiormente orientata alla musica contemporanea, in questo caso la musica jazz che negli anni ha prodotto tantissimi talenti locali che oggi suonano in tante band in tutto il mondo”. Infine il direttore Artistico del festival Notti di Stelle 2018, M° Giovanni Antonioni, ha raccontato nei dettagli il programma e la storia dei musicisti protagonisti delle quattro serate pugliesi. Notti di Stelle, da quasi 30 anni è sinonimo del Jazz e di quello migliore: riprende dopo l’interruzione del 2017 per la mancata risposta degli Enti locali alla richiesta di un contributo. Tanto premesso quali le novità rispetto alle precedenti edizioni: Innanzitutto che il numero delle manifestazioni è tre + uno: vale a dire che tre manifestazioni saranno tenute in Bari e la quarta a Martinafranca nella famosa Villa San Martino. E proprio perché non in città l’abbonamento alle Notti sarà per le tre manifestazioni baresi, ma con la possibilità di opzione per la quarta. L’inaugurazione sarà il 25 giugno al Teatro Petruzzelli con il ritorno del super- gruppo formato dal quintetto di Sergio Cammariere assieme a Gino Paoli e Danilo Rea, una scelta obbligata per poter far assistere alla manifestazione tutti coloro che non hanno potuto intervenire il 14 novembre scorso. Inutile soffermarmi su questi artisti di caratura internazionale e di cui ormai si sa tutto: quindi un programma di note melodie d’autore in chiave jazzistica. Il venerdì 29 della stessa settimana avremo Roberto Gatto con il suo Perfect Trio, ripeto alla Villa San Martino di Martinafranca in decentramento instaurando una proficua collaborazione con gli organizzatori locali. Non è la sola trasferta in Regione essendo appena terminata ad Acquaviva delle Fonti la serie Dedicato a… su le 9 Sinfonie di Beethoven nella rara trascrizione di Hugo Ulrich per pianoforte a quattro mani. Il batterista italiano per antonomasia, ben noto in Europa e nel mondo per la sua costante ricerca ritmica raffinata ed una tecnica esecutiva perfetta, ritorna alla Camerata dopo circa 10 anni. E’ stato presente nei nostri cartelloni con artisti quali di Enrico Rava, Dado Moroni, Danilo Rea, Stefano Bollani, Giovanni Tommaso, Franco D’Andrea, Gino Paoli, Curtis Fuller ed ora è giunto il momento che il nostro pubblico possa verificare quanto sia maturato dopo due lustri duranti i quali ha avuto esperienze prestigiose con artisti quali George Coleman, John Scofield, Richard Galliano, Joe Zawinul, Pat Methiny, John Abercrombie e George Coleman. Con lui Alfonso Santimone alle tastiere e Pierpaolo Ranieri al contrabbasso. Sarà interessante scoprirlo. L’11 e 12 luglio un grande ritorno al Sagrato della nostra Basilica, grazie alla disponibilità del rettore, padre Giovanni Distante, il luogo magico e suggestivo tanto amato dai baresi e non solo. L’11 salirà sul palcoscenico per la prima volta in Bari il Trio di Chano Dominguez, pianista e compositore spagnolo, classe 1960. Poco conosciuto da noi, ma è ben noto internazionalmente avendo già pubblicato oltre una ventina di CD e suonato con artisti quali Paquito D’Rivera, Gonzalo Rubalcaba, Joe Lovano, Stefano Bollani, Chucho Valdes, Wynton Marsalis e con la Lincoln Center Jazz Orchestra. E’ l’unico artista spagnolo che è riuscito realmente a far confluire la tradizione classica e la musica popolare flamenca nel jazz e con risultati eccellenti destando tanta curiosità in noi. Di alta preparazione musicale classica, esegue in quartetto anche le composizioni di autori spagnoli quali Manuel de Falla, Isaac Albeniz, Enrique Granados e Federico Mompou e poi compone musica per film e per questi ultimi ha ricevuto diversi Premi. Risiede da anni a Ney York nel quartiere Brooklyn. Ha insegnato alla Juilliard, al Taller de Música di Barcellona, al Conservatorio di Bogotà e alla Scuola di Musica dell’Università di Washington. Con Dominguez suoneranno il contrabbassista argentino Horazio Fumero. Venuto in Europa con il complesso di Gato Barbieri ed affascinato dalla cultura europea ha deciso di stabilirsi a Barcellona. Ha collaborato con artisti quali Freddie Hubbard, Johnny Griffin, Joe Newman, Philip Catherine, Bobby Hutcherson. Alla batteria invece lo spagnolo David Xirgu. Dall’età di 10-16 anni ha studiato pianoforte al Conservatorio del Teatro del Liceu di Barcellona. La batteria era il suo strumento principale fin dall’inizio, ma lo suonava da autodidatta. E’ oggi considerato uno dei batteristi più richiesti in Spagna e partecipato alla registrazione di oltre 80 dischi jazz con artisti quali: John Abercrombie, Dave Douglas, Vince Mendoza, Art Farmer, Charles Tolliver, Dave Schnitter, Chris Cheek e Mulgrew Miller. A chiudere il Festival il quartetto Hudson: il riferimento è al fiume della vallata di New York dove i quattro artisti vivono. E’ la grande novità del 2018 nel campo jazzistico E’ la prima volta che quattro musicisti di questo calibro e che hanno caratterizzato la storia del jazz, si uniscono per formare un quartetto e poiché ognuno di loro ha il proprio complesso hanno tutti dovuto rinviare ogni singolo impegno pur di poter realizzare questa torunèe. Dei quattro nomi che lo compongono il chitarrista John Scofield, il batterista Jack DeJohnette, bassista Scott Colley ed il tastierista John Medeski il diciamo subito che i primi tre si sono già esibiti alla Camerata: John Scofield nel 1997 in trio e nel 2011 in quintetto, Jack DeJohnette in trio nel 2015 con Ravi Coltrane, al sax e Matt Garrison, al contrabbasso, Scott Colley presente con il chitarrista Jim Hall nel 1997. La All Stars si completa con un altro eccezionale solista, il tastierista John Medeski John Scofield, è riuscito a imporre la sua spiccata vena blues in contesti puramente jazzistici con un indubbio risultato dinamico nel fraseggio e negli ultimi 30 anni, ha saputo dare un impulso nuovo alla musica jazz. Il batterista Jack DeJohnette nella sua carriera ha percorso ogni piega del jazz e si è dedicato ai massimi livelli anche nell’ hard bop, nella new world music di avanguardia, di acustica ed elettronica. Scott Colley, nato a Los Angeles, classe 1963 è un contrabbassista e compositore jazz. Si è esibito molto in gruppi guidati da Herbie Hancock, Jim Hall, Andrew Hill, Michael Brecker, Chris Potter, Pat Metheny .È apparso in oltre 200 registrazioni anche come leader di band. Ha iniziato a studiare il basso all’età di 11 anni. Ha frequentato la Eagle Rock High School di Los Angeles, dove ha studiato con John Rinaldo. Dopo essersi diplomato, ha ricevuto una borsa di studio per il California Institute for the Arts e ha studiato privatamente con Charlie Haden e Fred Tinsley (della Los Angeles Philharmonic). Dopo essersi laureato nel 1988, si è trasferito a New York City. John Medeski, classe 1965, è un tastierista e compositore. Ha iniziato a studiare il piano al New England Conservatory di Boston. Nel corso della sua carriera ha collaborato in numerosi album con i più importanti jazzisti newyorkesi. Nel 2013 ha pubblicato un album solista dal titolo A Different Time e suonato con un pianoforte francese Gaveau del 1924. 10 giugno 2018