Che film vedrai? Ti dirò chi sei. Pubblico trash per il film Halloween 2018 Cinema Cultura 29 Ottobre 201829 Ottobre 2018 di Romolo Ricapito Una nostra mini-inchiesta sul pubblico che affolla le multisale nel week end. Pubblico che, rispetto all’anno corso in questo periodo, fa registrare un calo vistoso di presenze. A soffrirne di più il cinema italiano, che vede sempre più scemare interesse e spettatori. E, che va detto, è seguito da un pubblico “senile”: i giovani snobbano le nostre produzioni, privilegiando il prodotto straniero e i blockbuster. In una delle due multisale da noi “spoilerate”, domina l’afflusso under 40, con l’eccezione di Euforia, film diretto da Valeria Golino. Qui, nelle due strutture, sia sabato che domenica, la regista sembra essere preferita da un composto sciame borghese, anche avanti d’età. Merito sicuramente della stima che la Golino sta ottenendo come cineasta, mentre l’interprete principale, Riccardo Scamarcio, da ex idolo delle adolescenti si avvia diventare il sex symbol delle …milf. Euforia piace e tanto, risultando il miglior esordio italiano dopo il bellissimo Dogman, di Matteo Garrone, risalente addirittura a maggio. Se gli adolescenti non snobbassero questa (e altra) cinematografia italiana, sicuramente il film in questione sarebbe un campione d’incassi, ma deve comunque accontentarsi. Il più visto in assoluto della stagione è la commedia “regionale” La Fuitina Sbagliata, che a Bari non è nemmeno uscito, così come in alta Italia. Occorre dunque rivedere trame, cast e produzioni del nostro Bell Paese perché questo calo di interesse generalizzato segnala l’esigenza di prodotti non “mirati” direttamente al box office e che, all’atto pratico, si rivelano dei flop. Pollice “verso” per il pubblico che affolla il primo in assoluto degli incassi, Halloween 2018, con la bravissima Jamie Lee Curtis. Come previsto, questo ennesimo episodio di una saga morta e risorta, che sta ottenendo record epocali di presenze negli Stati Uniti, è preso d’assalto dalla gioventù più cafona che si possa immaginare. Abbiamo valutato la possibilità di andarlo a visionare, ma ci è stato consigliato, da un’addetta di una delle due multisale, di recarci al cinema alle 3 del pomeriggio allorquando i teppistelli che rovesciano in aria kg di pop corn e fanno festa dall’inizio alla fine -“doppiando” le scene con urla e grugniti – sono – assenti e la sala è semideserta. Entrata tra il primo e il secondo tempo per vendere patatine e caramelle, l’addetta ha rilevato come non si capisse assolutamente nulla nell’ambiente, , tra urla sconsiderate e atti di bullismo di molti giovanissimi provenienti dalle periferie più degradate. Stessa solfa al secondo multicinema, domenica sera. Due coppie di giovani comprano i biglietti per Halloween per l’ultimo spettacolo. Le ragazze sono giovani e carine, una è vestita con un cappotto-poncho molto originale e alla moda. Il crollo dell’eleganza avviene quando aprono bocca. La giovane col poncho dice con un accento dialettale asprissimo: “abbiamo prenotato”. La frase, storpiata da una dizione contro ogni regola, risulta questa: “abbiam prenotateto”. I ragazzi del gruppetto, freschi di barbiere, mentre parlano sembrano addirittura dei piccoli lord al confronto delle compagne, risultando molto più sobri. Sentite questa altra perla : “manca nu quart d’or, sala sei!” Halloween 2018 La frase, aspra, secca, che rompe il silenzio corrompendo l’aria è di un giovane fidanzato, vestito da cafoncello, che accompagna una ragazza bruna e occhialuta. Vicino a me sono seduti nell’atrio altri due giovanissimi sempre col solito taglio di capelli corto e abiti scuri, magrissimi. Si deliziano il palato mangiando un enorme bicchierone di dolci sferici e mandorlati. Non entrano nella “famigerata” sala sei, quella popolata dagli “incubi”, penso allora che siano gli spettatori ideali per Soldado, film d’azione un po’ violento. Niente di tutto ciò : gli ometti, con comodità, si avviano in ritardo a vedere Halloween, dopo avere chiacchierato col dialetto più incomprensibile e volgare tanto da fare impallidire l’eloquio degli slums più malfamati. Per finire, ma non del tutto, un’ampia comitiva di giovani. Tacendo sulla volgarità delle componenti femminili, si registra un ragazzo che “osa” un gonnellino scozzese rosso sotto il soprabito. Segno che la moda da passerella più trasgressiva può attecchire su frange marginali di pubblico, quello che riesce appunto ad osare e nel contempo non è ligio al rispetto delle regole. Un frasario denso di esplosioni gutturali e bestiali fa il resto. Abbiamo quasi sorvolato sul pubblico che esce dalla visione di altri film. Nel caso della bella ed esilarante commedia Pupazzi senza Gloria è ormai scarno. Pochi e timidi giovinetti, mentre per la commedia italiana “Uno di famiglia” ancora un pubblico borghese e misto, tra i 30 e i 60. Tra questi una coppia di fatto composta da donne. La più alta e robusta, quasi una versione femminile di Stefano Fresi, esce abbracciata alla sua compagna nella massima tranquillità. Questa esibizione rende palese che le coppie gay si sentono sicure all’interno del cinema e non hanno timore di palesare le proprie tendenze, come è giusto che sia. Ma si tratta comunque di persone tra i 30 e 40. Escono dalla proiezione delle venti e trenta (di Halloween, ovvio) un gruppo colorato di giovani maschi. Colorato perché hanno capelli arancione, verdi e blu. Uno dei loro amici, anch’egli dai capelli verde e blu, educato e composto, sui 20, li aspettava sedendo accanto a noi nella sala d’attesa. Il più vivace della compagnia , un ragazzo moro che portava dei pantaloni neri strappati, tanto che sembravano più in vista le gambe nude che altro, evidentemente gay, saluta il nuovo arrivato commentando il film dell’orrore ma dicendo: “ho voglia di andare fuori, ho voglia di c***zzi!”. La frase volgare, ascoltata anche da chi con noi era seduto nella sala d’aspetto, lascia gli altri componenti del gruppo indifferenti, mentre il nuovo amico viene presentato a uno di essi, il quale risponde in maniera educata e composta. Se non fosse per le tinte arcobaleno delle chiome, questi giovani potrebbero essere addirittura degli studenti in trasferta di qualche collegio di frati scolopi. Ma lo sberleffo di uno dei componenti ne rivela appunto la voglia di trasgredire, che però rimane una sterile provocazione. Halloween 2018 Alla fine, occorreva la proiezione di Halloween, un vecchio film riproposto almeno cento volte in varie salse per stanare questa gioventù proprio da …Halloween, che non necessita di mascheramenti ufficiali perché è già mascherata da sé. 29 ottobre 2018