TRIESTE- Al teatro Verdi le LEZIONI DI STORIA. Incontri ideati da LATERZA Cultura Storia Teatro 6 Novembre 20186 Novembre 2018 Da domenica 18 novembre al 24 febbraio sei incontri ideati da Laterza con il Comune di Trieste e “Il Piccolo”di Pietro Spirito sulle “Rivoluzioni” Saranno presenti sul palco del Verdi sei storici che parleranno di altrettante rivoluzioni, a coprire un arco temporale di due secoli, dal 1789, anno della Rivoluzione francese, al 1898, anno delle Rivoluzione democratica seguita al collasso dell’Unione sovietica. Si comincia il 18 novembre con Mascilli Migliorini, che appunto parlerà della Rivoluzione francese, fondamento di tutte le costituzioni che verranno. Il programma nelle Lezioni di storia 2018-2019 Poi sarà la volta di Alberto Mario Banti, il 16 dicembre, che parlerà su “1848. La rivoluzione patriottica”, quella Primavera dei popoli che squassò l’Europa e l’Italia dando il via alla corse per le identità nazionali. Il 13 gennaio Angelo D’Orsi, professore di Storia del pensiero politico all’Università di Torino, tratterà della Rivoluzione russa, mentre il 20 gennaio Emilio Gentile, massimo esperto del fascismo, racconterà come, tra il 1922 e il 1925, una classe dirigente formata principalmente dai combattenti della Grande Guerra delusi dalla “vittoria mutilata”, attuò il programma di Mussolini trasformando un regime liberale in uno Stato totalitario. Domenica 10 febbraio Marcello Floresaffronterà il tema del ’68 e della Rivoluzione studentesca, una rivolta che avrebbe investito anche la cultura e il costume, mentre il 24 febbraio Valentine Lomellini, docente di Storia dell’integrazione europea all’Università di Padova, chiuderà il ciclo con la Rivoluzione democratica del 1989, spiegando come in pochi mesi implosero i regimi comunisti che si erano imposti alla fine della seconda guerra mondiale dando inizio a quella fase storica nota come globalizzazione che stiamo ancora vivendo. Fino, chissà, alla prossima rivoluzione. Giorgio Rossi Alla conferenza stampa di presentazione del programma, l’assessore alla Cultura del Comune di Trieste, Giorgio Rossi: «Stiamo vivendo un periodo distante dal momento democratico maturato nell’Italia del dopoguerra lasciando il potere in mano a un’oligarchia di pochi incapaci». Lodovico Steidl, responsabile della Laterza, ha invece sottolineato come l’idea di affrontare il tema della nascita delle rivoluzioni sia direttamente collegato «all’età dell’ incertezza che stiamo vivendo». Gli incontri, anche quest’anno saranno gratis, «grazie al contributo del Comune di Trieste della Fondazione CRTrieste», rappresentata dalla neo presidente Tiziana Benussi. Il vicedirettore de “Il Piccolo” Alberto Bollis ha assicurato che le presentazioni saranno affidate ai giornalisti dell’area Cultura del giornale e che “Il Piccolo” riserverà anche venti posti privilegiati al Verdi per ogni incontro (alle 11 del mattino). Il giornale metterà anche a disposizione sul sito www.ilpiccolo.it la registrazione delle lezioni, seguite in streaming- sia dal giornale che dal Comune.
Da domenica 18 novembre al 24 febbraio sei incontri ideati da Laterza con il Comune di Trieste e “Il Piccolo”di Pietro Spirito sulle “Rivoluzioni” Saranno presenti sul palco del Verdi sei storici che parleranno di altrettante rivoluzioni, a coprire un arco temporale di due secoli, dal 1789, anno della Rivoluzione francese, al 1898, anno delle Rivoluzione democratica seguita al collasso dell’Unione sovietica. Si comincia il 18 novembre con Mascilli Migliorini, che appunto parlerà della Rivoluzione francese, fondamento di tutte le costituzioni che verranno. Il programma nelle Lezioni di storia 2018-2019 Poi sarà la volta di Alberto Mario Banti, il 16 dicembre, che parlerà su “1848. La rivoluzione patriottica”, quella Primavera dei popoli che squassò l’Europa e l’Italia dando il via alla corse per le identità nazionali. Il 13 gennaio Angelo D’Orsi, professore di Storia del pensiero politico all’Università di Torino, tratterà della Rivoluzione russa, mentre il 20 gennaio Emilio Gentile, massimo esperto del fascismo, racconterà come, tra il 1922 e il 1925, una classe dirigente formata principalmente dai combattenti della Grande Guerra delusi dalla “vittoria mutilata”, attuò il programma di Mussolini trasformando un regime liberale in uno Stato totalitario. Domenica 10 febbraio Marcello Floresaffronterà il tema del ’68 e della Rivoluzione studentesca, una rivolta che avrebbe investito anche la cultura e il costume, mentre il 24 febbraio Valentine Lomellini, docente di Storia dell’integrazione europea all’Università di Padova, chiuderà il ciclo con la Rivoluzione democratica del 1989, spiegando come in pochi mesi implosero i regimi comunisti che si erano imposti alla fine della seconda guerra mondiale dando inizio a quella fase storica nota come globalizzazione che stiamo ancora vivendo. Fino, chissà, alla prossima rivoluzione. Giorgio Rossi Alla conferenza stampa di presentazione del programma, l’assessore alla Cultura del Comune di Trieste, Giorgio Rossi: «Stiamo vivendo un periodo distante dal momento democratico maturato nell’Italia del dopoguerra lasciando il potere in mano a un’oligarchia di pochi incapaci». Lodovico Steidl, responsabile della Laterza, ha invece sottolineato come l’idea di affrontare il tema della nascita delle rivoluzioni sia direttamente collegato «all’età dell’ incertezza che stiamo vivendo». Gli incontri, anche quest’anno saranno gratis, «grazie al contributo del Comune di Trieste della Fondazione CRTrieste», rappresentata dalla neo presidente Tiziana Benussi. Il vicedirettore de “Il Piccolo” Alberto Bollis ha assicurato che le presentazioni saranno affidate ai giornalisti dell’area Cultura del giornale e che “Il Piccolo” riserverà anche venti posti privilegiati al Verdi per ogni incontro (alle 11 del mattino). Il giornale metterà anche a disposizione sul sito www.ilpiccolo.it la registrazione delle lezioni, seguite in streaming- sia dal giornale che dal Comune.