Mary Poppins ritorna ma non convince: Marshall rimarca il film precedente Cinema Cultura 4 Gennaio 20197 Gennaio 2019 di Clelia Conte Prima di scrivere questa recensione ho voluto rivedere su Rai Uno la già programmata visione di Mary Poppins con Julie Andrews. Lo avrò visto quindici volte nella vita ma non mi stanco mai di guardarlo. La vecchia protagonista, bellissima come sempre, si è detta contenta di essere sostituita da Emily Blunt nel ruolo di Mary Poppins e ha deciso di non apparire nel nuovo film per non rubarle la scena. In effetti la Blunt colpisce ed è brava ma risulta troppo severa ed algida nel film e non sorride mai. Il personaggio che la precede risulta invece più dolce e materno. Emily Blunt- Poppins, troppo severa e sorride poco Emily Blunt è Mary Poppins, Emily Mortimer è Jane Banks, Ben Whishaw è Michael Banks Premesso ciò, è chiaro che il regista Rob Marshall, ha preso pari passo spunto dal film del 1964 ripercorrendo le stesse magiche avventure. Torna così il tema dei genitori che hanno troppo da fare per dedicarsi ai loro figli e che si scordano di essere stati bambini a loro volta trascurati dai loro genitori. Essi sono esattamente i due fratellini del ’64 Jane e Michael che ora sono corrispettivamente il padre vedovo dei tre piccoli protagonisti e la zia che sostituisce la figura della madre defunta. Ecco che interviene ancora Mary Poppins. Il papà è preso dal suo lavoro in banca come lo era suo padre nel precedente film e la zia è sempre molto impegnata nel sindacato come, nel vecchio film in cui la madre battagliava contro il governo assieme alle sue colleghe suffragette. La loro casa è la stessa, quella dei genitori e anche la stessa atmosfera londoniana. Sorprende l’anziano Dik Van Dyke l’attore che torna nel secondo film. Era lo spazzacamino che interpretò anche il vecchio proprietario della grande Banca londinese. Qui reinterpreta lo stesso vecchio titolare con una freschezza che non fa pensare al tempo trascorso. L’attempato attore, grande ballerino, sgambetta infatti sul tavolo come un ventenne! Dik Van Dyke- 2018 Dik Van Dike,1964 Il film di Marshall risulta però un operato paragonabile alla regola matematica dell’addizione: spostando l’ordine degli addendi il risultato non cambia perchè tutto il film risulta un déjà-vu . Infatti, in sequenza, i ragazzini invece rimettere ordine nella cameretta (1964), fanno un bagno e magicamente si tuffano nella vasca ritrovandosi nel mare. In seguito nel film originale i protagonisti entrano nei disegni per passeggiare e divertirsi in un luogo verde, nel nuovo operato viaggiano in un vaso decorato che apparteneva alla mamma. Qui la protagonista Blunt-Poppins diventa una vera subrette: canta, balla e si trasforma con un’acconciatura a caschetto alla crazy horse. Altra scena riprende la stravagante cugina di Mary, Topsy, interpretata egregiamente da Maryl Streep che troviamo al posto del ridente zio Albert. Insomma un vero e proprio remake. Così Il ritorno di Mary Poppins non convince e vederlo o non vederlo risulta indifferente perchè non offre nulla di nuovo. Il tema è vecchio ma ha comunque continuato gradevolmente a far sognare bambini e adulti che sono andati a vederlo per curiosità. Il film precedente ancora oggi piace più dell’ultimo e di esso non si deve toccare una virgola. Il vecchio film non avrebbe dovuto, a mio parere, essere replicato (tralasciando gli incassi da urlo!), ammenocchè il regista non rischi col raccontare una storia nuova ricercando una formula vincente e innovativa. Tutto il resto del film non si discute ma manca quel quid che rende il lavoro unico: è come mangiare la solita minestra condita col parmigiano anzicché col pecorino. 1 gennaio 2019 Le due Mary Poppins. Julie è sempre bellissima!