Revelación Tango ad Anchecinema di Bari: le suggestioni di un ballo intramontabile Cultura Spettacolo Teatro 13 Gennaio 201914 Gennaio 2019 foto copertina di Oronzo Lavermicocca – https://www.facebook.com/OronzoLavermicoccaPhotography/ di Romolo Ricapito Lo spettacolo ideato e diretto da Adriano Mauriello, Revelación Tango, comunicato da Gazzetta dal Tacco, è andato in scena il 12 gennaio ad Anchecinema, struttura polifunzionale . Lo show di danza ha intrattenuto piacevolmente il pubblico pagante, attratto dal ballo più affascinante della storia dello spettacolo, il tango, annunciato con la proposta di un filmato che mostrava Buenos Aires in diversi suoi aspetti, ma principalmente raffigurata in inverno, tra neve e intemperie. La prima coreografia ha mostrato le coppie danzanti che reggevano ombrelli rossi in un interno con sedie e tavoli decorati con tovaglie, sempre di colore rosso acceso. Del tango sono stati raffigurati dapprima gli aspetti intimisti, alternati ad altri più briosi ed evocativi. Le sale da ballo dunque sono state viste come forza aggregante nel cui spazio rappresentare le figure del tango che prevedono e che l’uomo sollevi il corpo della donna, in un ruolo “tradizionale”, virile ma protettivo. Donne, o meglio ballerine, che sono pettinate con i capelli raccolti a crocchia e con abiti di scena scuri, ma non neri, fluttuanti, cuciti in modo che lascino il corpo libero di muoversi liberamente e dunque anche le gambe, scoperte da spacchi laterali. Dunque in successione, una coppia di ballerini vestiti in modo più pratico, diremo casual, danno vita a un confronto interagendo in modo anche slegato e dimostrando abilità tecnica oltre che ginnica. Si è proceduto dunque col ritorno delle coppie, che hanno sviluppato le coreografie del tango nella sua dimensione più conosciuta, dunque classica. Spazio dunque a nuovi danzatori di età anche matura (soprattutto gli uomini) per quantificare che il tango è un’espressione praticata da tutte le età. Un filmato di cronaca riporta le vicende argentine alla loro drammaticità, originata da crisi economiche che hanno minato e stravolto questa splendida terra. Con l’aumento di luce e gas e il conseguente carovita, le milonghe, locali deputati al tango, sono state disertate da più del 30 per cento degli aficionados, in quanto l’accesso è diventato troppo esoso. Revelación Tango-FOTO-://www.facebook.com/OronzoLavermicoccaPhotography/ Il tango non è solo divertimento e svago, ma identifica l’anima e la tradizione di un popolo che fa dell’espressione artistica (anche nella danza) una delle sue principali priorità. Una cantante dai capelli corvini ha offerto in solitario delle buone interpretazioni di classici argentini, tra i quali Maria de Buenos Aires conosciuta in Italia per l’interpretazione della grande Milva, dall’opera omonima di Astor Piazzolla. La seconda parte ambientata a Napoli vuole sottolineare come il tango attecchisca anche in altri paesi, soprattutto nelle zone meridionali, dove il popolo è più passionale. Il maestro Carlos Ruiz è stato ospitato in scena per unirsi ai ballerini mentre il corpo di ballo ha eseguito dei bis molto graditi alla platea barese. 13 gennaio 2019