Amanda Knox: tra festival della giustizia e denigrazioni Cronaca 17 Giugno 201917 Giugno 2019 di Romolo Ricapito Non condivido le critiche di alcuni lettori del Corriere della Sera sulla persona di Amanda Knox presente al Festival della Giustizia Penale a Modena. Amanda Knox La giovane statunitense fu assolta quattro anni fa dall’omicidio di Meredith e dunque ha facoltà di presenziare a simili manifestazioni come ospite. D’altronde è stata la stampa a fare di Amanda quasi una diva. O un’antidiva. Prima un personaggio oscuro, spregiudicato, sul quale versare fiumi d’inchiostro. Una mantide insomma, che sarebbe stata gelosa della coinquilina inglese e avrebbe poi sedotto ed eterodiretto un ingenuo e sprovveduto ragazzo pugliese, Raffaele Sollecito. Forse l’attuale demonizzazione di Amanda come “furba” e inadatta a un convegno sulle leggi potrebbe essere un mascheramento per coprire alcune lungaggini della giustizia italiana. Trovo comunque assurdo che in America Knox possa essere vista e recepita come una sorta di “eroina nazionale” per screditare il nostro Paese da parte degli Usa. Il fatto che la sua figura predomini a scapito di Raffaele Sollecito, scomparso dai media e dalle cronache, testimonia come la “figura femminile” sia più oggetto di strali, fantasie morbose e denigrazioni, come in questo caso, per una forma sottaciuta di sessismo. Meredith Kercher va onorata e deve essere dimenticata, ma Amanda Knox non deve assurgere a testimonial di un gossip “malefico”, nel rispetto delle sentenze della magistratura italiana. 17 giugno 2019