Hollywood, le dive come Sharon Tate e Jayne Mansfield minacciate da culti esoterici Attualità Storia 9 Agosto 2019 di Romolo Ricapito Jane Mansfield Jane Mansfield, bomba sexy degli anni Cinquanta, sosia della Monroe, secondo molti avrebbe aderito al satanismo, tramite la conoscenza di Anton Lavey, fondatore negli Usa della Chiesa di Satana. L’appartenenza della diva al culto di Lavey non è provata, ma esiste un libro fotografico che documenta i loro incontri, sono dunque reperibili anche foto dei due ad eventi pubblici. L’adesione a culti esoterici di alcuni personaggi di Hollywood si sostanzierebbe più che per un adesione alla malvagità, piuttosto al narcisismo e alla credenza che la realizzazione di sé e il successo allo stato puro siano i valori fondanti dello show business. Sharon Tate Il recente film di Tarantino riporta all’attenzione del pubblico la figura di Sharon Tate, morta esattamente 50 anni fa, il 9 agosto del 1969, ad opera dei seguaci di Charles Manson. Alla base del crudele omicidio forse l’invidia per la bellezza e il successo. Le assassine più spietate furono delle giovani ragazze, che sono ancora in prigione. Esistono ancora adesso divi che “vendono” l’anima al diavolo per assicurarsi fama, denaro e successo? Probabilmente adesso il “male” si raffigura per questa “casta” del cinema con esagerate operazioni chirurgiche che dovrebbero garantire la giovinezza eterna ma che deturpano i volti, trasformandoli in brutti, perché irreali. Oppure il “diavolo” può essere raffigurato dall’adesione alle droghe, altrettanto insidiose del vecchio Lsd in uso nei Sessanta, perché alcuni dei consumatori “nascosti” e celebri pensano di padroneggiale, come accade spesso con chi fa uso di cocaina.