Sharon Tate resuscita con Quentin Tarantino Scelta artistica discussa, ma azzeccata Cinema Cultura 11 Settembre 201912 Settembre 2019 di Romolo Ricapito Sharon Tate Come anticipato da alcune testate, nel film in uscita di Quentin Tarantino ispirato agli omicidi ordinati dal criminale Charles Manson, Sharon Tate non muore. La vittima mancata è impersonata da Margot Robbie. Qualcuno ha criticato questa scelta artistica, ma non è detto che il cinema debba riprodurre i fatti accaduti realmente come fotocopie. La rielaborazione è arte, ovvero immaginare come una tale situazione possa evolversi in modo non scontato. Margot Robbie La modifica è parte di un’operazione tra la letteratura (i film si basano su sceneggiature scritte) e la visione personale del regista-autore, attento ad analizzare un contesto, o un epoca, per saggiarne le tendenze e gli umori. Approvo dunque la scelta proposta da Tarantino, che rende il cinema interessante creando un vintage di qualità in quanto rimette in discussione il cinema stesso, rinnovandolo col vintage o anche con trovate modernissime, mai sperimentate in precedenza. 11 settembre 2019