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Lindeza: il compleanno della soliderietà. Tablet per i pazienti ammalati di covid nel Policlinico

Di questi tempi è già un grande traguardo per qualsiasi attività, riuscire a non chiudere,  per un ristorante che ha aperto il 21 novembre di un anno fa, è un miracolo. Grazie a chi vorrà prestare attenzione a questa realtà.

Ecco come abbiamo deciso di festeggiare il primo compleanno della nostra attività.

Per il nostro primo compleanno abbiamo deciso di 𝗱𝗼𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝟭𝟬% 𝗱𝗲𝗹 𝗳𝗮𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗮𝗯𝗮𝘁𝗼 𝟮𝟭 𝗲 𝗱𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮 𝟮𝟮 𝗻𝗼𝘃𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗮𝗰𝗾𝘂𝗶𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘁𝗮𝗯𝗹𝗲𝘁 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗮𝗻𝗼 𝗽𝗲𝗿𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗶 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗿𝗲𝗽𝗮𝗿𝘁𝗼 𝗖𝗼𝘃𝗶𝗱 𝟭𝟵 𝗱𝗲𝗹 𝗣𝗼𝗹𝗶𝗰𝗹𝗶𝗻𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝗕𝗮𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗲 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲.
E’ certamente un momento difficile per noi ristoratori, ma lo è ancora di più per chi sta combattendo fisicamente lontano dagli affetti.

Tutti potranno contribuire, con il loro ordine, 𝗔 𝗥𝗘𝗡𝗗𝗘𝗥𝗘 𝗠𝗘𝗡𝗢 𝗗𝗜𝗙𝗙𝗜𝗖𝗜𝗟𝗘 𝗜𝗟 𝗠𝗢𝗠𝗘𝗡𝗧𝗢 𝗖𝗛𝗘 𝗦𝗧𝗔𝗡𝗡𝗢 𝗩𝗜𝗩𝗘𝗡𝗗𝗢.

AD UN ANNO DALL’APERTURA, LINDEZA, TRA LOCKDOWN E SEMI LOCKDOWN

Il primo anno dell’avvio di un’attività, di qualsiasi attività si tratti, è sempre un anno di rodaggio, un anno in cui si deve puntare a promuovere il proprio progetto perché sia condiviso e così cominciare a trarre i conseguenti risultati.  Claudio Arborea e Brigida Sassi inaugurano il loro locale, LINDEZA, un ristorante nippobrasiliano, il 21 novembre 2019. Ciò che è accaduto da quel giorno, sino al 21 novembre 2020 è di dominio pubblico.  E scatta la riflessione ad un anno dalla riapertura.

Erano lì, dopo tre mesi, a pagare ancora i debitori per l’allestimento del locale, stipendi, pubblicità,  e il lockdown ha bloccato tutti e tutto.  Grande spirito di adattamento, grande motivazione  e così Claudio e Brigida rivoluzionano il loro modo di  lavorare e fanno partire il servizio delivery. Non facile. Non scontato. Non sicuro. Ma in uno stato di emergenza e per loro che hanno appena iniziato, non solo emergenza sanitaria, ma anche grande emergenza economica, diventa l’unico spiraglio per poter continuare a portare avanti il loro progetto.

Consegne a domicilio fatte anche personalmente, rischi su tanti fronti, ma la loro imprenditorialità dà ragione al loro reinventarsi. Un’estate in cui hanno ripreso fiato e ora? Ora di nuovo in chiusura. Ora di nuovo si lavora, per fortuna, almeno un po’ con il delivery. Questa la storia in breve.

Avevano pensato ad una grande festa con i loro clienti per il 21 novembre del 2020, un festeggiamento con chi ha creduto in loro e nelle novità che hanno proposto sempre con l’attenzione e la gentilezza che li contraddistingue.  Non si potrà festeggiare il primo anno di vita del loro progetto, ma per il 21 novembre hanno pensato ad una sorpresa per i clienti che per quel giorno chiederanno il delivery. Si va avanti, senza mai abbattersi, aspettando tempi migliori.

 

20 novembre 2020

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