Il giuramento del Consiglio dei Ministri al Quirinale Attualità Politica 13 Febbraio 202115 Febbraio 2021 di Anna Gomes Oggi alle 12, abbiamo assistito al Giuramento da parte del Presidente del Consiglio, Mario Draghi ed i ministri davanti al Capo dello Stato, Mattarella. La squadra di ministri scelta da Draghi e’ composta da quindici uomini e otto donne; i tecnici di prima fascia sono otto.Tra le novita’ Vittorio Colao alla Transizione digitale e Roberto Cingolani alla Transizione Ecologica.Riconfermati La Morgese,ministro dell’Interno,Di Maio agli esteri , Speranza alla Salute,Franceschini alla Cultura. Tra le new entry, la dott.ssa Marta Cartabia alla Giustizia, Daniele Franco all’ Economia, Giancarlo Giorgetti allo sviluppo economico, Patrizio Bianchi all’Istruzione, Stefano Patuanelli all’Agricoltura, Enrico Giovannini alle Infrastrutture e Trasporti, Lorenzo Guerini alla Difesa, solo per citare i dicasteri più importanti. Nel resto della lista c’è il punto di equilibrio tra le forze politiche: 4 per il movimento 5 stelle, 3 per il Pd, 3 per Forza Italia, 3 per la Lega, 1 ciascuno per Italia Viva e LeU, con la riconferma di Speranza alla Salute, non c’è il ministero dello Sport. Dopo il giuramento al Quirinale, questa mattina c’è stato il passaggio della campanella a Palazzo Chigi con il premier uscente, Giuseppe Conte, applaudito a lungo da tutti i presenti e visibilmente emozionato. La prossima settimana (probabilmente mercoledì), ci sarà il voto di fiducia al Senato e alla Camera. Quasi tutti gli esponenti politici hanno augurato un “buon lavoro al nuovo governo Draghi, che sosterremo con lealtà e convinzione” afferma Zingaretti. Anche Crimi del M5S, augura buon lavoro a Mario Draghi, garantendo lealtà e correttezza al nuovo esecutivo. All’ interno del Movimento non è tutto oro, ed Alessandro Di Battista alimenta i malumori di molti e dichiara apertamente “Ma ne valeva la pena?” . Giorgia Meloni, l’unica all’opposizione, dichiara in maniera molto critica: “Siamo di fronte ad un esecutivo di compromesso che rispolvera il governo Conte, non era certamente nelle aspettative dei cittadini italiani.” conclude. 13 febbraio 2021
Nella riposta della Meloni si registra tutta la cultura della destra autoritaria. La politica è solo compromesso, e quando i partiti non sono capaci di trovarne uno, meglio affidarsi a tecnici di alta levatura professionale e morale, perchè il Paese non può attendere. Se non decide l’interessato, altri decideranno al suo posto, così è per gli Stati. Non dimentichiamoci come è accaduto che il nazionalsocialismso sia arrivato al potere in Germania, proprio grazie alle beghe tra partiti di sinistra e di centro. Auguri a nuovo Governo. Sarà dura, ma ce la faremo, insieme! Rispondi