I “Ricchi e Poveri” su Rai1 lo scorso martedì. Perché emozionano tanto il pubblico Cultura Musica TV 24 Febbraio 202125 Febbraio 2021 di Clelia Conte Chi non desidera vedere i Ricchi e Poveri scagli la prima pietra! Infatti è stato un trionfo la sera del 23 febbraio su Rai 1 in prima serata presentati da Carlo Conti. Ci siamo deliziati nel rivederli assieme, sempre uguali, con qualche ruga in più, ma con uno spirito fresco come nei primi grandi successi. Soave quartetto degli anni ’70 in contrapposizione col Quartetto Cetra (1941- ’90) e in concorrenza perfetta con gli Abba. Bello rivederli assieme con Marina Occhiena dopo 40 anni che andò via dal gruppo proprio prima di cantare “Sarà perché ti amo”. La stessa canzone con la sua presenza, l’altra sera suonava ancor meglio con quella voce in più. Inutile raccontare la serata che già è stata più che pubblicizzata dai giornali. Vorrei sottolineare che mi ha emozionata fortemente l’evidente amicizia profonda che lega i 4 componenti del gruppo. Le due componenti femminili si conoscevano da ragazzine. Notavo che Angela Brambati abbracciava spesso la dolcissima Marina, due splendide donne che nonostante il periodo di distacco si sono ritrovate rendendo pubblico il loro sentimento. Un’amicizia ritrovata è ancora più forte e questa forza darà l’imput per proseguire il loro cammino che ha visto il suo exploit lo scorso anno al 70° Sanremo. LINK: Amadeus presenta i Ricchi e Poveri Amadeus li presentò con grande enfasi gridando al loro arrivo sul palco: “E’ un sogno!…Questo è un sogno! Questo è un sogno! A Sanremo, la formazione originale dei ricchi e poveri!”. All’esordio in 4, si sono esibiti con il primo successo, bellissimo brano del ’68, “L’ultimo amore”. Franco Gatti, Marina Occhiena, Angelo Sotgiu e Angela Barbati. Quest’ultima dagli occhi cerulei ed espressivi, in Italia lanciò la moda del taglio di capelli cortissimi e che solo le bellezze che avevano un viso simile potevano permettersi. Una storia che dura dal 1967: quattro ragazzi con quattro voci assortite, scoperti da Franco Califano che fra alti e bassi sono ancora eccellenti e capaci di emozionare. 24 febbraio 2021