Protesta RSA e Centri diurni per disabili. Rollo: “Il tempo della pazienza è finito. Ora c’é bisogno di atti.” Salute e Benessere 25 Maggio 202125 Maggio 2021 “Le strutture di cui la Regione sembra essersi dimenticata sono strutture in cui ci sono le persone, la dignità dei lavoratori che le portano avanti e le famiglie di chi le frequenta. A me dispiace molto che stia accadendo tutto questo. Capisco che la pandemia abbia rinviato una serie di problemi e tra i tanti anche questo, capisco tutto. Però, credo che ad un certo punto sia necessario scrivere la parola fine a delle situazioni che toccano la carne viva delle persone, assumendosi delle responsabilità. Qui il rischio è che i centri diurni che ospitano centinaia di disabili in Puglia da domani non ci siano più, come i due presenti oggi, di Troia e di Sannicandro Garganico rappresentati da Carlo Rubino, presidente del Consorzio Opere Pugliesi di Utilità Sociale che da anni si occupa di presa in carico di soggetti fragili, deboli e disagiati. regione puglia Se è un preciso disegno della Regione Puglia quello di condannarli alla chiusura, noi diciamo no a questo disegno. Diciamo no ad una strategia opaca, che gioca sulle parole e mette ancora una volta la distanza tra il territorio, i bisogni e gli strumenti finanziari per soddisfarli. Diciamo no all’idea di mantenere i livelli essenziali riducendo le risorse. carmelo rollo Lega Coop Mi piacerebbe molto che fosse l’assessore alla sanità a prendersi la responsabilità oggi di rispondere su questo tema con i giusti toni da un lato e con gli atti dall’altro. Perché noi adesso abbiamo bisogno soprattutto di atti, chiari e concreti perché il tempo della pazienza e dei sacrifici è finito”. E’ quanto ha dichiarato Carmelo Rollo, presidente di Legacoop Puglia a margine del sit in di protesta dei rappresentanti e utenti di RSA e Centri Diurni pugliesi che hanno chiesto un tavolo Permanente di confronto sui temi delle tariffe, del personale e sulla strategia regionale mancata negli ultimi cinque anni. 25 maggio 2021
Per temi delicati come questo è giusto imporsi per avere atti e fatti concreti che tutelino le persone disabili. Rispondi