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Quando la medicina non arrivava a distruggere i virus…

Se non poteva arrivare la medicina, agli ammalati ci pensavano le nonne con la loro sapienza tramandata e i loro metodi naturali che a volte azzeccavano. Potrebbe essere la vodka?

IL RACCONTO

di Benedetto Ivella (scrittore)

Salve.
Voglio raccontare una mia esperienza.
Nel 1980 stavo in Polonia il mese di agosto ed avevo mal di denti ed anche
sentivo che mi stava iniziando una influenza. Non trovando nulla decisi di
usare almeno la vodka come collutorio. Così misi in bocca poca vodka, più o meno quanta
dosata dal bicchierino del collutorio e rimasi con il liquido in bocca
per diciamo 20 minuti. Il giorno dopo non avevo più mal di denti, ma
soprattutto non sentivo più i sintomi dell’influenza. Da allora ho preso l’abitudine
di reagire così ai sintomi di malattia. Poca wodka lasciata in bocca a
contatto con le mucose, soprattutto il palato. Inutile dire che sono 41 anni
che non ho mai preso l’influenza pur non facendo mai un vaccino, tranne
un ultimo che ho fatto sollecitato dal medico. Prima della pensione vivevo e lavoravo
a Roma dove giornalmente usavo la metropolitana come mezzo di trasporto. Non è assolutamente un consiglio medico ma sarà pure una coincidenza ma mi sono convinto che questa abitudine mi abbia protetto dall’influenza
e vorrei illudermi che mi protegga anche dal covid che non ho avuto pur facendo il primo vaccino
a maggio del 21. Il rischio contaminazione esisteva, anche se era basso.
Forse la vodka potrebbe essere efficace perché Le mucose sono una membrana semipermeabile
ed il sangue che scorre entra in contatto con cosa c’è in bocca, tanto che dicevano:
non mettetevi le mani in bocca perché se avete il virus sulle mani
subito entra nel sangue. Anche il veleno di una vipera entra dalle mucose (IN) se lo succhi.

risciacqui con collutorio


Considerando che il sangue scorre circolarmente e sequenzialmente e quello
che passa dal palato è il primo arterioso, nei 20 minuti che tengo la wodka, alcool a 40 gradi, in bocca (per almeno 20 minuti) tutto il sangue viene in contatto con l’alcool (che ha circa il 40 per cento di
concentrazione). Nel sangue vi sono i virus, che secondo chi li studia hanno
esternamente una miriade di spighe con sulla sommità la proteina esca
che convince il recettore della cellula a farlo entrare (l’esca è una proteina che mi
sembra chiamano spike, con base lipidica per fingersi commestibile, quindi
il contatto con l’alcool inevitabilmente la danneggia). Così l’esca non convince più
la cellula che è cosa buona da mangiare ed il virus rimane fuori, morendo per
morte naturale perché non può riprodursi (lui non è capace), ed in più si attiva la normale funzione
dei leucociti che imparano a riconoscerlo come estraneo; così naturalmente si rende immune l’organismo
tramite il sistema immunitario che elimina mangiandoli virus e batteri che riconosce estranei.
E’ il normale meccanismo del vaccino standard che preallerta il sistema immunitario
con virus di virulenza attenuata. Quello mRNA su cui ora punta l’umanità invece come funziona?!
Infatti il contatto con la sostanza dannosa (alcool) tramite una mucosa disattiva il virus che rimane
per un po’ nel sangue ma è incapace di esplodere con proliferazione a catena
cosa che fa facendosi riprodurre dalle cellule colpite, quindi viene
scoperto ma non può aggredire massivamente.


Questo meccanismo, che mette i virus entrati nel sangue in contatto con sostanze a loro dannose
tramite le mucose non lo ho scoperto io. Veniva già esperienzalmente usato dalla medicina tradizionale, con sciacqui, gargarismi, fumigazioni, pasticche da succhiare etc. Ad esempio mio padre, a 13 anni nel1920 prese la Spagnola, virus più o meno simile al covid ma più letale e mia nonna raccontava che era riuscita a salvarlo dandogli da mangiare brodo di gallina, evidentemente per sostenerlo, usando pezze bagnate messe sulla fronte, per abbassare la temperatura del sangue e sciacqui di acido borico, forse disattivando così il virus che a contatto si danneggiava.
Dio ci aiuti! Questo virus così semplice e di codice facilmente variabile è per sua natura mutevole e capace di giocare ad acchiapparella coi vaccini, come pure fa quello dell’influenza.
Penso di aver detto tutto sulla mia esperienza. Chi può provi, basta un bicchierino di alcool per almeno 20 minuti in bocca, la quantità del bicchierino del collutorio. Chiaramente, non volendo poi ingerire l’alcool si può sputare.

P.S.
Come liquore io uso la wodka zubrowka, cioè aromatizzata con l’erba amata come cibo dai bisonti,
(bison grass) conosciuta in Polonia e Russia come bison wodka.
Potrebbe anche essere che il principio attivo non sia l’alcool ma l’essenza estratta dall’erba e usata per aromatizzare il liquore. Non sarebbe la prima volta che le piante ci regalano un farmaco. Bisognerebbe investigare. Provando persone diverse con liquore alcolico o bison wodka separatamente si potrebbe fare un test comparativo.

23 gennaio 2022

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