Quando la medicina non arrivava a distruggere i virus… Tu mi dici...io ti dico 23 Gennaio 202223 Gennaio 2022 Se non poteva arrivare la medicina, agli ammalati ci pensavano le nonne con la loro sapienza tramandata e i loro metodi naturali che a volte azzeccavano. Potrebbe essere la vodka? IL RACCONTO di Benedetto Ivella (scrittore) Salve.Voglio raccontare una mia esperienza.Nel 1980 stavo in Polonia il mese di agosto ed avevo mal di denti ed anchesentivo che mi stava iniziando una influenza. Non trovando nulla decisi diusare almeno la vodka come collutorio. Così misi in bocca poca vodka, più o meno quantadosata dal bicchierino del collutorio e rimasi con il liquido in boccaper diciamo 20 minuti. Il giorno dopo non avevo più mal di denti, masoprattutto non sentivo più i sintomi dell’influenza. Da allora ho preso l’abitudinedi reagire così ai sintomi di malattia. Poca wodka lasciata in bocca acontatto con le mucose, soprattutto il palato. Inutile dire che sono 41 anniche non ho mai preso l’influenza pur non facendo mai un vaccino, tranneun ultimo che ho fatto sollecitato dal medico. Prima della pensione vivevo e lavoravoa Roma dove giornalmente usavo la metropolitana come mezzo di trasporto. Non è assolutamente un consiglio medico ma sarà pure una coincidenza ma mi sono convinto che questa abitudine mi abbia protetto dall’influenzae vorrei illudermi che mi protegga anche dal covid che non ho avuto pur facendo il primo vaccinoa maggio del 21. Il rischio contaminazione esisteva, anche se era basso. Forse la vodka potrebbe essere efficace perché Le mucose sono una membrana semipermeabileed il sangue che scorre entra in contatto con cosa c’è in bocca, tanto che dicevano:non mettetevi le mani in bocca perché se avete il virus sulle manisubito entra nel sangue. Anche il veleno di una vipera entra dalle mucose (IN) se lo succhi. Considerando che il sangue scorre circolarmente e sequenzialmente e quelloche passa dal palato è il primo arterioso, nei 20 minuti che tengo la wodka, alcool a 40 gradi, in bocca (per almeno 20 minuti) tutto il sangue viene in contatto con l’alcool (che ha circa il 40 per cento diconcentrazione). Nel sangue vi sono i virus, che secondo chi li studia hannoesternamente una miriade di spighe con sulla sommità la proteina escache convince il recettore della cellula a farlo entrare (l’esca è una proteina che misembra chiamano spike, con base lipidica per fingersi commestibile, quindiil contatto con l’alcool inevitabilmente la danneggia). Così l’esca non convince piùla cellula che è cosa buona da mangiare ed il virus rimane fuori, morendo permorte naturale perché non può riprodursi (lui non è capace), ed in più si attiva la normale funzionedei leucociti che imparano a riconoscerlo come estraneo; così naturalmente si rende immune l’organismotramite il sistema immunitario che elimina mangiandoli virus e batteri che riconosce estranei.E’ il normale meccanismo del vaccino standard che preallerta il sistema immunitariocon virus di virulenza attenuata. Quello mRNA su cui ora punta l’umanità invece come funziona?!Infatti il contatto con la sostanza dannosa (alcool) tramite una mucosa disattiva il virus che rimaneper un po’ nel sangue ma è incapace di esplodere con proliferazione a catenacosa che fa facendosi riprodurre dalle cellule colpite, quindi vienescoperto ma non può aggredire massivamente. Questo meccanismo, che mette i virus entrati nel sangue in contatto con sostanze a loro dannosetramite le mucose non lo ho scoperto io. Veniva già esperienzalmente usato dalla medicina tradizionale, con sciacqui, gargarismi, fumigazioni, pasticche da succhiare etc. Ad esempio mio padre, a 13 anni nel1920 prese la Spagnola, virus più o meno simile al covid ma più letale e mia nonna raccontava che era riuscita a salvarlo dandogli da mangiare brodo di gallina, evidentemente per sostenerlo, usando pezze bagnate messe sulla fronte, per abbassare la temperatura del sangue e sciacqui di acido borico, forse disattivando così il virus che a contatto si danneggiava.Dio ci aiuti! Questo virus così semplice e di codice facilmente variabile è per sua natura mutevole e capace di giocare ad acchiapparella coi vaccini, come pure fa quello dell’influenza.Penso di aver detto tutto sulla mia esperienza. Chi può provi, basta un bicchierino di alcool per almeno 20 minuti in bocca, la quantità del bicchierino del collutorio. Chiaramente, non volendo poi ingerire l’alcool si può sputare. P.S.Come liquore io uso la wodka zubrowka, cioè aromatizzata con l’erba amata come cibo dai bisonti,(bison grass) conosciuta in Polonia e Russia come bison wodka.Potrebbe anche essere che il principio attivo non sia l’alcool ma l’essenza estratta dall’erba e usata per aromatizzare il liquore. Non sarebbe la prima volta che le piante ci regalano un farmaco. Bisognerebbe investigare. Provando persone diverse con liquore alcolico o bison wodka separatamente si potrebbe fare un test comparativo. 23 gennaio 2022