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Intervista a Lidia Pentasuglia attrice autrice e interprete

di Francesco Guida

Lidia Pentassuglia ha una laurea in architettura ed una significativa esperienza nel pattinaggio artistico. Negli anni novanta danza con la compagnia “Res Extensa” di Elisa Barucchieri. Più tardi entra in contatto con gli ambienti del cinema, studia dizione e doppiaggio. E’ attrice di teatro dal 2010, di alcuni spettacoli è autrice ed interprete. Ha lavorato come speaker di Radio Bari

Descriverti con una parola è difficile perché sei una donna poliedrica, perché sei artista, ex danzatrice e speaker di radio Bari; ma come artista quante ore si passano di esercizio prima di salire su di un palco?

Sono semplicemente un’artista che si dedica principalmente al teatro, ma tutte le discipline che ho attraversato, o solo carezzato, hanno contribuito a formare ciò che sono. Tutti i miei interessi, oltre alla danza la fotografia, la grafica, come anche le sensazioni che immagazzino durante i viaggi … sono per quel che mi riguarda, un unicum. Sono il mio mezzo per comunicare e condividere; sono nutrimento per il mio lavoro.

Le ore di esercizio, di studio dipendono sempre dal tipo di lavoro, dai compagni di viaggio, dall’avere o no una produzione. E sempre il tempo dedicato ad un nuovo lavoro si avvale di quello già speso. Certo meno di qualche mese per me risulta difficile metter su un mio spettacolo, anche perché spesso mi trovo ad occuparmi anche degli elementi di scena, o dei costumi. E poi capita di riprendere ancora il testo dopo il debutto e a distanza di tempo sentire l’esigenza di modificarlo, di dargli una diversa estetica, una nuova vita. A volte però è anche necessario essere “veloci” nell’apprendere o nel ripetere, perché possono sempre capitare degli imprevisti, tipo una sostituzione inaspettata.

Abbiamo visto che  ci sono molte persone con cui hai lavorato come Elisa Barrucchieri,  o con cui hai studiato, come Roberto Petruzzelli e, nel mondo del cinema, persone del calibro Dante Biagioni e Francesca della Monica ma che rapporto tra il piano della crescita personale e quello del mondo del lavoro?

Lidia Pentassuglia

Con Elisa ho fatto il mio primo lavoro da professionista. Grazie a lei mi iscrissi all’enpals come danzatrice, cosa che risulta tuttora. Solo in seguito sono passata alla recitazione, ed il mio primo maestro, nonché amico, è stato Roberto a cui devo soprattutto l’aver assimilato la disciplina, il rigore che permea questo mestiere. Ogni incontro è diverso, alcuni insegnanti son diventati col tempo amici, o abbiamo mantenuto un contatto, altri avranno dimenticato il mio nome e forse qualcuno l’ho rimosso anch’io, con qualcuno ho avuto poi il piacere di collaborare. Di Dante ho un bellissimo ricordo, della sua casa zeppa di libri e di locandine di spettacoli in cui facevamo lezione prima di andare in studio di registrazione. Mi ricordo le sue parole di incoraggiamento; ma su tutto ricordo un episodio: eravamo in studio, lui si senti male ed eravamo tutti preoccupati, ma lui nonostante gli inviti ad interrompere non volle sentire ragione ed andò avanti fino alla fine: ecco questa è la lezione più significativa che mi ha dato Biagioni.

Come sei cambiata da quando hai iniziato a lavorare ad oggi?

Ho iniziato abbastanza tardi. Ho iniziato a studiare danza dopo l’università ed ho esordito come danzatrice a 36 anni e come attrice a 40. Ciò mi procurava molta insicurezza nei confronti dei miei colleghi. Ma di contro mi ha portato a studiare molto, ogni volta che pensavo ci fosse qualcosa da apprendere, in tutta Italia. Col tempo sono diventata più consapevole di me stessa, delle mie capacità e dei miei limiti.  Ho affinato il mio sguardo verso ciò e verso chi mi circonda; ma ho anche imparato ad essere più leggera.

1 febbraio 2022

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