Osservatorio dell’Incolto laboratorio di narrazione territoriale Cultura 22 Marzo 202222 Marzo 2022 Sono questi gli elementi su cui verterà il laboratorio di narrazione territoriale che avrà luogo a Bari, a partire dal 25 marzo, presso Spazio13. Un workshop che vuole essere un percorso di riflessione collettiva e autoconsapevole, rivolto a tutte quelle persone e soggettività che si sentano “incolte” e che vogliano raccontare una parte della realtà quotidiana attraverso il proprio punto di vista. Il workshop si svilupperà in sette incontri pomeridiani nei quali, attraverso il medium fotografico e delle attività di gruppo, ogni partecipante potrà raccontare il proprio rapporto con il territorio, con le persone che lo vivono e le sue conflittualità rispetto alle rappresentazioni pubbliche. Questo percorso si pone come obiettivo quello di stimolare o creare uno scambio di vissuti e di visioni della realtà, di fare comunità e promuovere un incontro culturale che possa dirsi reciproco e dialogico. Osservatorio dell’ incolto Per partecipare non è richiesta un’esperienza mirata o il possesso di una strumentazione fotografica, ma solo voglia di raccontare e raccontarsi. Nel corso del laboratorio verranno condotti degli esercizi propedeutici a poter far nascere e sviluppare un occhio fotografico. In conclusione del percorso, i lavori prodotti da ogni partecipante verranno selezionati per creare degli “artefatti narrativi” ed essere esposti in una mostra fotografica collettiva. Il laboratorio è frutto di un’idea di Marco Piscopo (designer di processi) e di Claudio Nicola Biancofiore (architetto e urbanista), con la collaborazione di Resmie Hallulli (dottoressa in Storia Contemporanea con focus sulle narrazioni dell’immigrazione). Questo è solo il primo esperimento di un progetto più ampio chiamato “Osservatorio dell’Incolto“. «È un progetto che sta prendendo forma in itinere. Nasce dalla volontà di persone che si sono interrogate su alcune tematiche, sul come vengono raccontate spesso in maniera univoca e si sono dette “proviamo a decostruire queste narrazioni!”» -ha spiegato Marco Piscopo, nell’arco di un’intervista per Radio Frequenza Libera. «Il laboratorio, così come il progetto in sé per sé, nasce per coloro che non si sentono parte di un’unica identità ma di un’identità plurale […] di una “zona grigia”» – spiega Claudio Biancofiore nel corso dell’intervista – «Non ci interessa realizzare il solito progetto fotografico, bensì un modo per dar voce a coloro che sono parte della nostra comunità ma a cui non viene data quella occasione per raccontarsi. Per questo il progetto si chiama “Osservatorio dell’Incolto”, per osservare e ascoltare quella voce che non è, appunto, ancora stata colta». «Il laboratorio mira non solo a riconoscere delle soggettività, come quella a cui appartengo in quanto italiana di seconda generazione, ma anche a riconoscere noi stessi prima di tutto, insieme agli altri, perché l’integrazione, che da sempre è concepita come unidirezionale, dovrebbe essere invece una esperienza reciproca» – aggiunge Resmie Hallulli. Perciò è stata indetta la call “Tell Your Story!”: per partecipare al workshop gratuito di narrazione territorialee visualizzare il programma completo del laboratorio basta visitare il seguente link: http://www.osservatorioincolto.it/tell-your-story/ . Per restare aggiornati in merito al progetto è possibile seguire il profilo Instagram ufficiale dell’Osservatorio dell’Incolto . 22 marzo 2022