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“Flamenco e cioccolato” il nuovo libro di poesie di Maria Pia Latorre

La briosa ricerca nei sussurri musicali dell’esistenza nei versi della poetessa barese Maria Pia Latorre

di Piero Fabris

Foto di Daniela Ciriello

Il 25 marzo alle ore 18,00 per “i venerdì culturali di Soggetto a Piacere” sarà presentato a Bari presso la sala del villaggio del fanciullo, piazza Giulio Cesare n°13 il libro di Maria Pia Latorre Flamenco e Cioccolato” ( G.C.L. edizioni pagg.110 € 10,00) Premio della Critica Torneo dei Poeti – prima edizione 2021. Saranno declamate alcune poesie del testo da: Teresa Cardone, Carmelo Colelli e Conny Rosato. Per l’occasione verrà proiettato un video accompagnato musicalmente dagli studenti dell’istituto Domenico Cirillo di Bari.

La poetessa barese Maria Pia Latorre

Flamenco che nei ritmi calibrati mimetizza malinconia ed echi arabeggianti è il meditato bisogno di sintesi creativa e ricerca, ovvero instancabile sperimentazione per mettere a fuoco il pizzico felice che si schiude armonicamente, tra interiore ed esteriore, nella raccolta: “Flamenco e cioccolato”. Versi come rintocchi che combinando evocazioni contrarie si risolvono in dolci ricette dai profumi mediterranei. Maria Pia Latorre rielabora gli ingredienti d’antica sapienza con la propria esperienza di madre e di figlia, li fonde per elaborare e condividere composti dell’agrodolce della vita. Con la sua produzione bisbiglia tra le chiome del tempo oscuro, dando voce a stati d’animo che rimbalzano velocemente tra gli specchi dei labirinti d’incertezza. Davanti alle fonti d’inquietudine la poetessa cambia passo, si abbandona, si allarga, si adagia lenta nella natura obbedendo a un registro di meraviglia ed è come se le intemperie, l’ignoto, l’attraversino per farle dono dell’essenza delle cose essenziali, svelandole e velandole in un gioco luminoso del sentiero del profondo, quale luogo dell’incontro con i veri pilastri dell’umanità. L’àncora dei valori diviene il punto privilegiato e nascosto della sua contemplazione, punto come crogiolo d’infiniti palpiti. Una raccolta di poesie come spartiti per danzare, per essere nei campi verdi della speranza, sulla scia della leggerezza inebriante, quella che sa spogliare gli alberi del viale e consegnarli a un letargo che è progetto di rigenerazione, spinta a gesti eleganti, grazia nei movimenti, traccia di profumi, simbolo di freschezza e dolce fanciullezza: un ritrovato equilibrio che guarda l’ignoto con forza e nuova linfa trasformandolo in un’occasione per stabilire armonia, caldo abbraccio di rinnovata sintonia col creato.

Maria Pia Latorre

Cenni Biografici

Maria Pia Latorre è nata a Bari dove vive e lavora. Insegnante, autrice di narrativa, di saggi di letteratura giovanile. È stata cultrice di letteratura per l’infanzia presso l’università di Bari. Svolge attività di promozione della letteratura e della poesia. Tra le sue pubblicazioni: Raccondinascensore”, “Strade strambe”, “Tutti con Ago”, “Pasticcio di Fata”, “Vai Ivan”, “Non Capisco l’asterisco”, “Sbocciano Guai”, “Stelle controvento”, “Olé che tele”, “Un gol da gigante, per i quali ha ottenuto molti riconoscimenti. Le sue poesie sono state tradotte in inglese e polacco e sono presenti in molte antologie. Collabora con riviste di letteratura e poesia. È la curatrice della rubrica: “Pane e poesia” del “Quotidiano di Bari, ed “Esplorazioni di senso” sul Blog Padù.

23 Marzo 2022

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