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Putin minaccia l’Italia: o pagate in rubli o vi taglio il gas

di Anna Gomes

Sicuramente stiamo pagando un prezzo molto alto per esserci schierati in prima linea, in difesa dell’ Ucraina. Ma il prezzo della libertà, si sa, è altissimo anche se vale sempre la pena pagarlo.

la distruzione di Mariupol

 Putin, intanto, ci tiene sotto scacco e ci ricatta con il gas. O paghiamo in rubli o ci taglia il gas. Come sappiamo, dipendiamo quasi esclusivamente dalla Russia per la fornitura di gas e non faremmo neanche in tempo ad usufruire delle nostre risorse energetiche che andrebbero riviste ed organizzate. Ieri a Palazzo Chigi, il nostro Presidente del Consiglio, Mario Draghi ha avuto una lunga telefonata con Putin, senza riuscire ad ottenere promesse valide per la pace. Una cosa sembra certa: il Presidente Russo continuerà la sua guerra, sorprendendo il popolo Ucraino con attacchi a sorpresa ed usando persino le armi chimiche contro i civili (tre bambini sono stati gravemente feriti) proprio a Mariupol. Mariupol, la città simbolo di questa guerra è ormai distrutta, ma ci sono ancora centinaia di civili che cercano di scappare attraverso i corridoi umanitari. Bombarderanno anche quelli? In un clima di estrema incertezza, ci prepariamo ad assistere ad altre devastazioni urbane e soprattutto umane. I profughi Ucraini (quasi 4 milioni) stanno invadendo l’Europa che li accoglie a braccia aperte, nonostante le difficoltà  logistiche. Fin dove si spingerà Putin e come ci difenderemo noi Europei? E quando si arriverà alla tanto aspirata Pace?

1 aprile 2022

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