Carlo De Liso pianista in blue Arte Cultura Musica 15 Giugno 202215 Giugno 2022 di Piero Fabris Carlo De Liso sta suonando, anzi sta studiando un pezzo di Aleksandr N. Skrjabin e sembra divenire tuttouno col pianoforte. È come se entrasse in un’altra dimensione o forse è la chiave per schiuderci ad armonieuniversali. Il suo viso cambia e l’emozione accarezza gli ascoltatori. Accanto a lui il professor Alberto Nones del conservatorio E. R. Duni di Matera, sorride. Bisogna saper fare Silenzio per Ascoltare la musica, per coglierne la forza rigenerante! Lo avevo ascoltato per la prima volta il 04 dicembre 2021, quando aprì conl’esecuzione di quattro pezzi (F. Chopin; N. Piovani; A. Trovajoli e D. Modugno) la giornata internazionaledelle persone con disabilità, organizzata dalla città metropolitana di Bari presso il teatro AncheCinema.Quella volta al suo fianco vi era la professoressa Isabella Pugliese e seppi che il De Liso era stato allievo delmaestro Alessandro Marangoni e del maestro Leonardo Colaflice. Lo avevo osservato dal mio angoloprivilegiato. Entità vibrante in rapporto costante con realtà circostanti ed eteriche! Era come se obbedisse aun bisogno fisiologico interiore e assolvesse a un ruolo sociale, fosse un invito all’Ascolto, fosse un contattofruttuoso di fluide armonie. Carlo era lì tra ritmi e melodie, ponte sonoro che si innesta nell’orchestra dimemorie come un esploratore estatico sulle tracce musicali, tra spartiti che ottimizzano i nostri rivoliespressivi su canali socialmente utili. Carlo De Liso con le sue interpretazioni riesce ad accorciare, rendereimmediata la comunicazione con il mondo esterno, troppo preso da se stesso e dall’ansia di apparire. Ilnostro pianista col suo linguaggio di note e silenzi è un valore aggiunto sui sentieri della consapevolezza. Èun diapason cristallino fragile e puro, capace di stendere tappeti comunicativi con naturalezza, propria dichi è immerso nell’onda intensa e invisibile che predispone l’udito a energie acustiche rassicuranti. Siamodavanti a una risorsa per le nostre relazioni, una risorsa umana grazie alla quale sono veicolate emozionicon le quali riconoscerci comunità sociale. Siamo assetati di dialoghi musicali che non inciampano in parole,ma sono attenti alle potenzialità di ogni individuo! Carlo De Liso con i suoi concerti da solista e in formazionicameristiche (il gruppo Carlo & C.) ha ricevuto molti riconoscimenti. È vincitore del concorso internazionalerossiniano di Pesaro (primo premio assoluto BRINGyour Rossini, 201 8). È stato presente ad eventimedico – scientifici il cui tema era: La musica come sostegno terapeutico. Nel 2013 era presente alconcorso nazionale: “Il Giullare” in Trani, senza dimenticare le sue partecipazioni a festival regionaliorganizzati dall’associazione DIVERSARTE o la maratona TeleThon del 2015, oppure il “LaboratorioEsperienziale” in LIS tenutosi a Palo del Cole (2019) dove gli era accanto il maestro Marco Ruggiero. Damolti anni si impegna per “la giornata della consapevolezza sull’Autismo” contribuendo allasensibilizzazione e motivando intere scolaresche alla realtà dei ragazzi “Speciali” che sono una risorsapiuttosto che un disturbo, una ricchezza per la collettività frettolosa e purtroppo miope, propensa arifuggire le necessità dei soggetti autistici, ritenendole, probabilmente, un impedimento per l’armoniacivile. Le nostre società ipocrite si definiscono “emancipate”, ma tendono a ignorare le vere esigenze deidisabili ritenendole un ostacolo al loro benessere. Troppo spesso ci troviamo davanti a rappresentanti delleistituzioni, malati di presenzialismo, ben allenati a saltare da un palco all’altro, troppo lontani dal concepirecome opportunità certe condizioni inconsuete, dimentichi del confronto, dell’ascolto di situazioniimpegnative, ma già, per Ascoltare bisogna essere educati al porgere l’orecchio a chi nel silenzio stendescale musicali per giungere alla luna affacciata alla volta blue delle coscienze. 15 giugno 2022
Bravo Carlo, complimenti.La musica è uno splendido veicolo di espressione, sei fortunato ad averlo capito e a poterlo sfruttare con il tuo talento! Rispondi
Grazie e complimenti, dott. Fabris, per questo bellissimo articolo su Carlo. Ha capito tutto. Un saluto, con stima, AN Rispondi
Un articolo toccante che ha saputo cogliere e delineare il profilo di Carlo,un ragazzo che già da tempo ci fa’ emozionare e ci avvicina alla musica con grande bravura,impegno.Carlo sorride quando suona ,le note lo trasportano in una leggera dimensione.Buon lavoro Carlo . Rispondi