Sanità privata su liste d’attesa Salatto risorse irrisorie Cultura Salute e Benessere 21 Luglio 202221 Luglio 2022 La sanità privata accreditata supporterà la Regione Puglia nell’obiettivo di abbattere le listed’attesa negli ospedali. In Puglia arriveranno 33 milioni di euro. Questa la cifra complessivaassegnata dal governo con la legge di Bilancio per recuperare di qui alla fine dell’anno leprestazioni non erogate a causa del Covid, che hanno prodotto un ulteriore intasamento delleliste d’attesa: 20 milioni per le strutture sanitarie ecclesiastiche e 12,8 per le strutture privateaccreditate, come ufficializzato ieri in una riunione dall’assessore alla sanità Rocco Palese edal direttore del dipartimento salute della regione Puglia, Vito Montanaro, alla quale erapresidente Potito Salatto, presidente di Aiop Puglia l’organizzazione che rappresenta 27strutture private accreditate distribuite su tutto il territorio regionale per un totale di 3803.“Accogliamo gli sforzi fatti dalla Regione Puglia, – afferma Salatto – accettiamo la sfida che civiene lanciata ma non possiamo fare a meno di esprimere alcune perplessità.A) la cifra che ci viene assegnata è irrisoria rispetto all’entità del problema, aggravato dalrallentamento delle prestazioni erogate durante il Covid;B) siamo assolutamente scettici sui criteri di ripartizione che si basano sui fatturati dellestrutture e non sulle reali necessità dei territori. Questo ci rimanda a ciò che da temposuggeriamo alla regione Puglia, ovvero una revisione del sistema delle prenotazioniche tengano conto dei bisogni sanitari dei territori in rapporto alla specificità deglistessi. Polito Salatto La sanità privata – continua Salatto -ancora una volta mostra il suo volto responsabile inun’ottica che vede il sistema sanitario regionale come un comparto fatto di pubblico e privatoche collaborano e cooperano per garantire assistenza adeguata ai cittadini. Ma il privato deveanche essere messo nelle condizioni di lavorare e di crescere. Questo può avvenire soloponendosi come obiettivo quello di far crescere i territori più sguarniti di strutture e servizi diassistenza sanitaria. Ma questa è un’altra storia”. 21 luglio 2022