Il Laboratorio creativo “Diamo voce alla Musica”, con le parole introduttive della sua Presidente, musicista, pianista e produttrice musicale Rosa Cavalieri, ha aperto, venerdì 22 luglio, il tributo a Rino Gaetano con la canzone “Le beatitudini”, un inno surreale alla pace e alla tolleranza. La serata, nella gremita piazza Leone di Bitritto  incorniciata dall’aria piacevolmente dolce come solo le sere di luglio, invita all’ascolto della vita cantata del musicista che ha segnato il panorama musicale degli anni ’70, morto prematuramente per un incidente stradale, ma che ancora oggi ricordiamo per le sue pungenti note, la sagacia dei suoi testi, il ritmo allegro e a volte sincopato delle sue canzoni che fa battere il tempo agli astanti che seguono estasiati.

 La performance dell’artista Lidia Cuccovillo che racconta Rino con le sue stesse parole “dammi calci con l’amore” è superlativa. Insieme a Maurizio Sarubbi, entrambi della Compagnia teatrale Artù, ci narra, con parole e accompagnamento acustico, le canzoni politiche e di denuncia con quella sprezzante ironia che rendeva unico il cantautore per quei tempi.

 Non dimentichiamo gli anni di piombo, un’Italia divisa fra poteri a volte occulti, piegata in due dai tanti morti lasciati per terra senza colpe, se non quella, unica, di essere servitori dello Stato. Rino Gaetano ha percorso e cantato quegli anni di tensione, incontrando non pochi ostacoli per chi lo voleva più “mansueto”, ostacoli  che diventeranno  invece il fil rouge di tutta la sua produzione artistica.

 Cuccovillo e Sarubbi in questo racconto cantato della vita di Gaetano sottolineano, anche attraverso la scelta dei brani, la partecipazione civica del cantautore nella denuncia di poteri corrotti, nemico giurato di tutti i politici, facendoci appassionare a giochi di parole e ad un voluto non sense. Attraverso il country folk delle sue “filastrocche”, pensiamo a “Gianna” presentata a Sanremo, non rinuncerà mai all’ironia per denunciare le diseguaglianze sociali. Difensore del Sud, non dimentica di denunciare “una volontà politica di non voler far arrivare l’acqua al Sud, perché lì l’acqua vale più del pane”.

Ma ancora, i due artisti ci raccontano che durante il periodo del seminario, “solitario nel vecchio castello”, Gaetano amava l’albero pieno di corbezzoli, serviva Messa con la tunica al contrario, sempre volendo rifiutare le istituzioni così come gli venivano imposte.  Gli avevano proposto un lavoro “in giacca e cravatta”, ma nulla faceva al caso suo, se non l’amara constatazione del fallimento politico, attraverso le note di “Nuntereggaepiù”, con l’elenco puntuale dei politici del tempo o lo scioglilingua irriverente delle sigle di partito.

 La vita, purtroppo breve, è stata costellata di parole di denuncia, ironicamente, istrionicamente e superbamente cantate.

 La bravura degli artisti della Compagnia Artù è stata nel non rendere mai banale il racconto, appassionando, invece, sempre più la platea che sino alla fine ha partecipato accompagnando le canzoni, non ultima la splendida “A mano a mano”.

Tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione della perfomance, dalle voci soliste Rebecca Violante e Walter Lopiano agli strumentisti Giuseppe Caponio e Vincenzo Chitani, hanno regalato, a noi spettatori incantati, una serata di ricordi piacevoli, ironici a volte, ma anche preziosi e nostalgici.

Ancora una volta Il Laboratorio creativo “Diamo voce alla Musica” ha voluto omaggiare la piazza di Bitritto con uno spettacolo vincente e magistralmente diretto da Maurizio Sarubbi. Gli eventi di “Bitritto d’estate”, con la regia dell’Assessore alla Cultura del Comune di Bitritto l’Avv. Sabino Paparella, si contraddistinguono per impegno civico, per la spensierata partecipazione del pubblico che gradisce sempre e applaude la scelta di ogni evento sinora prodotto. La rassegna continua sino a settembre e nuovi e avvincenti eventi aspettano gli spettatori.

25 luglio 2022