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Festival della Valle d’Itria: Il variegato ed entusiasmante programma apre e chiude con “LE JOUEUR”

di Cinzia Santoro

Festival della valle D’Itria

Abbiamo bisogno di bellezza e nel mese del Festival della Valle D’Itria ci siamo nutriti di grandi serate di musica e bel canto. Un pubblico attento e caloroso ha accolto nella serata inaugurale, l’opera lirica “Le Joueur”, di Sergej Sergeevič Prokof’ev scritta fra il 1915 e il 1916 e basata sull’omonimo romanzo di Fëdor Dostoevskij.
L’ Orchestra del Teatro Petruzzelli  magistralmente condotta dal maestro Jan Latham Koenig, ha omaggiato lo scrittore con la versione francese più rara. La regia è stata affidata a uno dei maestri del nostro tempo, Sir David Pountney. Nel cast il soprano Maritina Tampakopoulos, Sergej Radchenko e Silvia Beltrami. Favolose le luci  di Alessandro Carletti e la scenografia di Leila Fteita.


Conquista anche la proiezione di Silent Carmen, musicata dall’ Orchestra della Magna Grecia diretta da Timothy Brock.  I due film, capolavoro del cinema muto tengono alta l’attenzione della platea che segue prima la Carmen di DeMille, con la famosa  diva del Metropolitan Opera, Geraldine Farrar, e dopo,  Burlesque on Carmen, parodia di  Charlie Chaplin  in versione restaurata.

Anna Pirozzi


Serata di sogno con il concerto del Soprano Anna Pirozzi accompagnata dal
Quartetto Lirico Italiano: Violino Mirela Lico, Violino Leonard Simaku,Viola Luca Pozza,Violoncello Livia Rotondi e al
Pianoforte Francesco Rosa. Nel programma Over the Rainbow, Core ‘ngrato , Dicintencello vuie, O mio babbino caro, Non ti scordar di me e bel canto che ha fatto sognare la platea eterogenea, tra i 5 e gli 80 anni, entusiasti di applaudirla. 

Franco Punzi, Presidente del Festival nel corso della serata ha dichiarato: “Siamo onorati della presenza del soprano Anna Pirozzi e chiedo al pubblico martinese, da sempre generoso e caloroso di accoglierla con un grande applauso.” Accanto al Presidente del Festival , il direttore artistico,  Sebastian Schwarz e Sabino Lenoci che ha conferito il Premio alla carriera alla soprano.

Xerse- Foto di Clarissa Lapolla


Altra opera, Il Xerse, di Francesco Cavalli nella quale il regista martinese Leo Musicato ci ha condotto nell’opera del 1600,  in un dramma intrigante e sentimentale che fu messo in scena per il matrimonio del Re Sole a Parigi. Gli interpreti : Xerse, Carlo Vistoli; Amastre, Ekaterina Protsenko; Arsamene, Gaia Petrone; Romilda, Carolina Lippo; Adelanta Dioklea Hoxha, Ariodate Carlo Allemano, Aristone Nicolò Donini, Periarco Nicolò Balducci, Elviro Aco Bišcevic e il giovannissimo Cupido, Mario Fumarola.

Opera Italiana. Foto di Clarissa Lapolla


E per concludere Opera italiana  di Nicola Campogrande, scritta tra il 2008 e il 2010 per dipingere uno scorcio dell’Italia contemporanea. Il libretto, scritto da Elio e Piero Bodrato, racconta una vicenda che si svolge in tre momenti della storia recente: gli anni Sessanta e Settanta, gli anni Ottanta e il presente. Podio e regia sono affidati a due interpreti che si stanno affermando in questi ultimi anni, Alessandro Cadario e Tommaso Franchin.
La 48° edizione del Festival  della Valle D’Itria ha dunque offerto: 26 spettacoli in 20 giorni a oltre 9.000 spettatori, 5 produzioni operistiche, 3 recital, 6 concerti, 3 film. Circa 450 anni di storia dell’opera con 72 artisti fra solisti, registi, costumisti, direttori d’orchestra, light designer, 4 orchestre, 1 coro, 3 ensemble, 92 membri dello staff.
Non solo numeri ma emozioni, cultura e bellezza.  Non ci resta che attendere con gioia il prossimo anno. 

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